mercoledì 14 novembre 2012

Che sau - Motorway

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Motorway” di Pou-Soi Cheang è un film feroce. Ma anche un film d'azione tanto perfetto ed entusiasmante che ne avrebbero a dover imparare almeno l'70% dei film d'azione occidentali, e americani in particolare. Pieno di più testosterone di tutti e 5 i filmacci di Fast and Furious” e di una brillantezza di stile, una secchezza elegante che i suddetti neanche potrebbero immaginare, e dalla combinazione davvero esplosiva di elementi per cui il film non si ferma neppure per un secondo. Questa ultima pellicola di Cheang è riempita fino all'orlo con inseguimenti d'auto così emozionanti e stilizzati come raramente si sono visti al cinema, uno dopo l'altro dopo l'altro. Il film è appena della durata di 90 minuti, ma non ne spreca un solo minuto. “Motorway” sà quello che vuole realizzare e lo fa con grande stile. Si potrebbe dire che assieme a “Drive” di Nicolas Winding Refn, è il migliore film del genere che abbia potuto avere a vedere, nell'ultimo biennio.

Il film parla di un gruppo segreto di poliziotti, conosciuto come gli “Stealth Raiders”, “I Cacciatori invisibili”, che si compone dei migliori poliziotti-autisti che Hong Kong abbia da offrire. Il loro compito più importante è quello di abbattere i driver delle rapine in fuga, così come delle bande di strada o qualsiasi cosa che coinvolga inseguimenti ad alta velocità. L'ultimo membro di questa cricca è Cheung. E' giovane e molto testardo. Siamo introdotti al personaggio di Cheung durante un arresto di routine che si trasforma in un inseguimento sensazionale il quale finisce in ultima analisi male per lui. Cheung è fatto a pezzi dal suo superiore dopo questo incidente e successivamente collabora con il più antico uomo della squadra, Lo. Interpretato dalla leggenda del cinema di Hong Kong Anthony Wong.
Entro i primi giorni del suo nuovo lavoro Cheung si imbatte in (letteralmente) Jiang, il più leggendario driver di fughe che Hong Kong abbia mai visto. Jiang è uno di quei cattivi mistici che va e viene con la nebbia. Comincia così un inseguimento grandioso e brillante in tutte le sue invenzioni, tempi, intuizioni, per le spettacolari strade metropolitane di Hong Kong.
Miracolosamente, Cheung è in grado di restare sempre e tenacissimamente incollatogli, ma quali erano veramente quel che erano le intenzioni di Jang? Non appena Jiang è gettato in prigione inizia una fuga audace con un compagno di prigionia al rimorchio. Ho più o meno descritto i primi minuti 30-40 del film. Quello che segue è letteralmente una scena di inseguimento dopo l'altro, ogni inseguimento successivo superando il precedente, per intelligenza, costruzione della tensione, virtuosismi di ogni elemento coinvolto.
Una delle migliori scene del film è composta dall'insegnamento di Lo a Cheung dei trucchi per riuscire a far passare una macchina attraverso un vicolo strettissimo, soltanto attraverso una accelerazione controllata e lo slittare delle gomme a stridere l'asfalto fino a provocare un fumo impenetrabile, con il quale sparire ancora meglio nella fuga. Egli è costretto a fare questo perché in una scena precedente Jiang riuscì ad allontanarsi da Cheung in un vicolo con un angolo di 90 gradi. Cheung cerca di capire se stesso e il controllo della sua macchina con alcuni coni arancioni per gli slalom, prima di Lo, che getta a terra la sigaretta e gli mostra come si fa.

Sul piano soltanto puramente tecnico, “Motorway” è eccezionale. Cheang è in grado di mostrare un collegamento con l'uomo e la sua automobile quale si è addirittura raramente visto prima sullo schermo. Certo io non sono un ragazzo dalla macchina grande inversamente proporzionale al suo cervelletto, ma ho comunque -come ben si sarà capito- visto una tonnellata di questi film sulle auto o sul mondo automobilistico per mia grande passione, quindi non ne ho visto soltanto “una parte.” Alcune delle inquadrature preferite di questo film sono certi inserti delle nocche di mani strette sul volante, come a sembrare di ottenere maggior velocità, o delle strettissime inquadrature sulle ruote sterzanti, i piedi che colpiscono i pedali come gli uomini spostano velocemente e violentemente le loro auto.


Cheung gira alcune scene in una serie di montaggi di zoom lenti. Che si tratti del montaggio suddetto di inquadrature intorno alla ruota, pneumatici che stridono come le nuvole di fumo s'alzano da dietro le auto o i motori s'infiammano, i montaggi sollevano l'entusiasmo. Tutte queste inquadrature montate insieme creano una tensione insormontabile. Non vedo alcuna ragione per cui questo film non dovrebbe essere un classico di culto d'azione automobilistica, nel giro di qualche anno. E non soltanto per le testate dei motori suddetti, o per l'entusiasmo e l'interesse di qualche congresso di “rappresentanti di pneumatici”, come ebbe a scrivere all'epoca qualcuno completamente “fuori luogo” per “Driver -l'imprendibile” (The Driver) (Usa 1977) di Walter Hill. Soprattutto, questo è un film da amare sempre più nei prossimi anni.
La regia di Cheang non perde mai la trama. Non è mai invadente o richiama l'attenzione su di sé. Non ci sono quelle gratuità come le inquadrature con le cineprese “perennemente traballanti” , o altre inquadrature cafone con le luci gialle e verdi a inondare ogni angolo della scena, che fa tanto Michael Bay, ma purtroppo anche il compianto non ce ne voglia, Tony Scott, e che tendono a rovinare i film d'azione di oggi. La cinepresa di Cheang si situa indietro e raccoglie tutta l'azione, con facilità permettendo al pubblico di vedere tutto con chiarezza. In alcuni fotogrammi la cinepresa è fissata sulle macchine condotte, in alto sul parabrezza, creando una inversa e impossibile visione come di una terza persona.
Il suono di “Motorway” è estremamente mixato e squisitamente ben fatto. Non vi è neppure presente una qualche musica rock fastidioso, stanca, sfinita, in definitiva debole o uno score elevato di incidenti. Invece il film viene sostituito con una splendida e avvolgente musica elettro -ambient che accentua la rigida tensione del film. Pensate alle scene di apertura di Drive” di Nicolas Winding Refn-, dove si usi The Chromatics”'con "TickClock", ma per 90 minuti. A parte i motori ad alta voce e le gomme che stridono, la colonna sonora è relativamente tranquilla. Mi è piaciuto moltissimo da amante dell'elettronica come Cheang ha controllato questo aspetto.

Come “The Sniper” (2011) di Dante Lam, altro stupendo e consimilare titolo, questo film ha i suoi personaggi mantenendo le loro emozioni sotto controllo. Questo non vuol dire che la recitazione non sia buona, perché lo è, anzi proprio ottima. Gli attori come Wong riescono ad ottenere che le loro emozioni attraversino i loro volti e sguardi fissi nel vuoto piuttosto che attraverso le parole e le emozioni esagerate. In alcune scene si può vedere le esitazioni di Lo e Cheung e ti rendi conto che c'è qualcosa del loro passato che li rende così esitanti. Piccole cose come questa che fanno grandi film, anche se separati dalle culture e dalle cinematografie dei rispettivi paesi e continenti come Drive” e “Motorway” del resto.
Tutto questo ci porta al finale del film, che è spettacolare e mai ridicolo. Jiang sta cercando di sfuggire attraverso di una rampa enorme in un parcheggio con il suo “carico” e una flotta intera di auto della polizia che lo hanno intrappolato. O almeno così pensano. Il film si trasforma in una caccia del gatto al topo con auto, le quali come Jiang cerca con la massima veemenza di sfuggire dalla presa di Cheung che con altrettanta veemenza cerca di chiudergli ogni possibilità di fuga da un livello della rampa di parcheggio ad un altro. Gli ultimi 30 minuti sono esaltanti. Alcune parti del finale quasi hanno l'effetto di indurre al tifo.

Nel complesso, “Motorway” è un infernale ed efficace film d'azione. Sapientemente diretto e molto ben recitato. Si crea un'atmosfera inquietante che non lascia mai il pubblico e lo permea dall'inizio alla fine senza mai andarsene, e presentandoci un profondo legame tra un uomo e la sua automobile che si vede raramente nel cinema. I fan di veri classici contemporanei o storicizzati come “Drive”, “Driver -l'imprendibile”, e “Rollercar- 60 secondi e vai!” (Gone in 60 seconds) (Usa 1974) di H.B. Halicki ameranno una pellicola come questa. Come una macchina ben oliata, “Motorway” è un'esperienza che gli amanti veri dell'azione cinematografica semplicemente non si lasceranno scappare.

Golden Horse Film Festival Anno 2012 Nominato al Cavallo d'Oro per la Migliore Coreografia in un film d'Azione Kar Lok Chin.

Puchon Festival Internazionale del Film Fantastico Anno 2012 Nominato al Miglior Film del Festival di Puchon a Pou-Soi Cheang.

Napoleone Wilson





















27 commenti:

  1. gran rece e gran film, m'è piaciuto molto. azzeccatissimi e meritati i paragoni con Drive e Driver, cito quelli che conosco. impietoso quello con F&F, film che con questo ha in comune solo i motori e nient'altro, completamente diverso per vicenda trattata e per propositi realizzativi.

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  2. Me lo cercherò.. comunque la scena del quinto frame sembra copiata da F&F Tokyo drift

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  3. Gus, come osi fare un'osservazione di quel genere??? ahah!
    per la "ricerca", leggi mail...

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  4. wow... ho la curiosità a palla!
    grande segnalazione e ottima recensione. grazie ;)

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  5. Talmente superlativo che ho ordinato il Blu- ray hongkonghese, l'unico che esiste, per adesso.

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    1. Ciao Napoleone, ma poi l'hai trovata la Benz S Klasse W140 che cercavi? Comunque per qualunque cosa se ti serve qualche informazione o altro ti lascio (e la lascio qui anche per roby) il mio attuale indirizzo email:

      bramante164@tiscali.it

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    2. Max, va' che ti ho scritto una mail a quell'indirizzo ;)

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  6. come abbia fatto però a fare quella manovra col posteriore in sbandata, con un'audi a4 che è a trazione ant o al limite integrale, per me è un vero mistero. o ce ne sono state anche con la trazione post?

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    1. Ciao Roby allora, ti confesso che non conoscevo questo film, ora vedo di acquisirlo e potrò dirti cosa ne penso. Una cosa è certa, la scelta delle auto è proprio sbagliata a parte qualcuna che però rispetto a quel cesso di Aulin...pardon...audi (che non sono mai esistite a trazione posteriore per la cronaca, per intraversarla basta lavorare di freno a mano;))è meno protagonista. Sono andato a guardare su imdb sezione auto la situazione e all'aulin gli han dato 4 stelle (veichle used a lot by a main character or for a long time), alla Z4 3 stelle (veichle used by a character or in a car chase quindi già usata meno) e poi le altre tutte sul paio di stelle (minor action veichle or used only in short scene). Ora, capisco che i cinesi e di riflesso i taiwanesi odiano i giapponesi però al posto dell'A4 ci sarebbe stata tanto ma tanto meglio una Lexus IS-F che ha la trazione dalla parte giusta (dietro) o una più famosa sebbene più scontata M3, l'aulin,cioè audi, io l'ho sempre vista e sempre la vedrò,come una VW/Seat/Skoda ricarrozzata e non riuscirò mai a considerarlo come un marchio sportivo neanche se ha fatto pure la R8, sforzo commovente, ricarrozzare malamente una Lambo della quale VW è padrona. Di sicuro sarà qualitativamente superiore a F&F anche per via del fatto che le doti di guida sono messe in risalto maggiormente ma come scelta di auto perde 10 a 1, in F&F non si è mai vista una audi (in generale amano poco le tedesche quelli della produzione) ma anche giustamente, F&F ha celebrato l'epopea della leggendarie sportive giappo come la Toyota Supra (adoro!) e la Nissan Skyline, diciamo che se i bimbominkia di oggi adorano le sportive giapponesi lo si deve a F&F e ai vari Need for Speed e sti giochi vari qui. Ripeto, di sicuro il film vale l'acquisto in blue ray, ma il parco auto auto a parte una BMW Z4 M (peraltro non una delle mie BMW preferite perché bruttarella) e una bellissima Lexus GS400 98-2005, è veramente da dimenticare.

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    2. sei un grande Max! ecco, avevo qualche sospetto che quella dell'A4 fosse una montatura cinematografica. tra l'altro quella manovra con le ruote ant. bloccate e le post che pattinano è in generale abbastanza improbabile, perché se col freno a mano puoi bloccare solo le ruote post., non c'è modo di bloccare solo le ant. . far pattinare il retrotreno vorrebbe quindi dire anche bruciare dischi e pastiglie perché il freno le va a bloccare... mha!

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    3. Ciao Roby,grazie dei tuoi complimenti, sempre troppo buono! guarda,per me han fatto in questo modo (lo hanno fatto anche in Tokyo Drift): Hanno preso l'A4 ovviamente in versione "quattro" e l'hanno poi "decapitata" della trazione anteriore lascinado solo la posteriore, è una modifica possibile sulle integrali, in Tokyo Drift la rossa Mitsubishi Lancer EVO l'avevano trasformata in trazione posteriore privandola di quella anteriore per farla driftare meglio, certo, per esigenze di copione avrebbero dovuto anche modificare il freno a mano per farlo agire sulle anteriori, sai in quale film l'ho visto questa cosa del freno a mano che agisce sulle anteriori? Ma secondo me non lo conosci neanche tu! Un film tedesco, del 1991 il cui titolo è "MANTA,MANTA" per cui da come avrai capito, a fare da sfondo al film, c'è la famosa coupé della Opel estremamente popolare nel tuning tra i tamarri teutonici! Una specie di sagra del tuning tedesco in salsa "Greasiana". Il protagonista è nientemeno che Til Schweiger (!)che ho poi ritrovato in Driven e nel tarantiniano "Bastardi Senza Gloria" ma ha fatto un botto di film, e poi c'era la controparte femminile,la fidanzata di Schweiger,di professione shampista, era un attrice da noi sconosciuta ma facendo indagini ho scoperto che in Germania è considerata una vera bomba sexy: Tina Ruland. Se non lo hai mai visto te lo consiglio, in Italia lo trasmise negli anni 90,in diversi passaggi,ovviamente doppiato e non in modo impeccabile, Raidue, che, incredibilmente, cambiò il pittoresco titolo "Manta,Manta" nell'insulsissimo "Un motore per amico",bleah! Pure un anime anni 80 avresti distrutto con un titolo simile. Ed'è un peccato perché poi proprio la Manta ricorre spesso nel film,citata continuamente dai protagonisti, memorabile la battutaccia del cattivo Axel (il quale guidava una Mercedes 190E tunizzata D&W,un tuner tedesco) "Ehy Berty, che cosa rimane dopo che una Manta ha preso fuoco? Una catenina d'oro e una parrucchiera in lacrime..." :D

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    4. Max, da queste parti lo sai, sei proprio il mio "pazzoide maniaco" preferito! Contribuisci un po' piu' spesso e non solo su Von Trier, che lui invece io non lo posso proprio patire!

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    5. P.S.: Parla Napoleone sotto alias dei giorni da pecora.

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    6. Max, forse te lo dissi... vorrei tu diventassi nostro recensore per motor-movie in generale, ma anche il resto eh, e non hai nulla da imparare, basta che scrivi come nei commenti. sono sicuro che anche il socio Napoleone ne sarebbe felice.
      cazzo, quel Manta Manta non si trova, manco col balordo titolo italiano. se ce l'hai sai già cosa ti chiedo ;)

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    7. Beh dai, mi sa che a sto giro, tra i complimenti di Roby e quelli di Napoelone, mi decido proprio a farla qualche recensione però a vs rischio e pericolo eh,avvisati:D

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  7. vista la mail, molte grazie :)

    comunque la scena di Tokyo drift che mi era venuta in mente è questa: http://img50.imageshack.us/img50/849/driftff3.jpg

    Dentro alla macchina ferma ci stanno 2 ragazze.. ed il significato di tutto quello spreco di gomme è rimorchiarle. hehe :D

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    1. Di Tokyo Dirft adoro la scena della gara tra Morimoto e quel ragazzo americano,non ricordo il nome, dove in palio c'era nientemeno che la mitica Toyota AE86 Corolla Sprinter Trueno ovvero la leggendaria protagonista dell'anime Initial-D, un auto divenuta un mostro sacro tra i drifters, ho anche il modellino in scala 1/18, e ricordo lo scambio di battute tra Han e DK "Sei pronto a perdere un altra macchina Han?", "Sono pronto a fregarti la Corolla 86", "D'accordo, tu metti in palio la Skyline del 72...", mitico! Il problema di Tokyo Drift è che le scene, sebbene reali, non sono ovviamente state girate dagli attori (tranne quella della gara d'apertura in america con la Viper rossa guidata dal ragazzino viziato al college) ma da drifters espertissimi e leggendari quali Keiiki Tsuchiya, praticamente il miglior drifter del mondo, certo, inquadrare, come faceva notare roby giustamente, i piedi come lavorano sulla pedaliera e fare un piano sequenza o al limite un long take avrebbe giovato parecchio al film.

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    2. mmmm... mi sa che Tokyo Drift devo guardarmelo, mi manca :)

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    3. Io te lo consiglio, non sarà all'altezza di questo di sicuro però è anche molto meglio dei vari F&F, lo potremmo considerare uno Spin-Off. Piuttosto mi restano misteriose alcune scene di drift molto esasperate per le quali Justin Lin ha avuto il suo bel daffare nel definirle autentiche,mi spiego meglio: nel dvd alla sezione making of Lin mette subito le mani avanti dicendo "avete presente tale scena? ecco, anche se non vi sembra autentica lo è nel modo più assoluto". Al molto più autorevole giudizio di Roby l'ardua sentenza. A proposito, ho letto un post su di te in cui si diceva che guardi almeno 2 film al giorno da recensire,e che sei una vera e propria istituzione in materia, era quel post dove eri stato paragonato,per vera o presunta somiglianza ad un personggio di una storia di Topolino! Li per li la cosa aveva provocato in me un forte attacco d'ilarità ma poi confrontando ho visto che la somiglianza non c'era quasi per nulla:D

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    4. Max, è già sull'HD il TD, e sicuramente lo guardo a breve poi ti dico :)

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    5. Spero farai la recensione di TD (brutto però scriverlo così, sembra "turbo diesel!) Intanto vedo di procurarti "Manta,Manta", però ti dovrai accontentare, la qualità è quella che è (lo avevo registrato su vhs nel settembre 1995, al primo passaggio su Raidue, e poi lo passai sul DVD comunque è accettabile,ora cerco il dvd,avendone un marasma ed essendo un pò disordinato ti puoi immaginare:D

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    6. ahah! eh ma l'ho scritto apposta TD, come per i vecchi turbodiesel a precamera di una volta, puzzolenti ma ancora con quel "tono" da trattori civilizzati...
      secondo me TD potrebbe essere invece il tuo esordio qua, che dici?
      se poi mi procuri Manta, com'è è, sei in odore di beatificazione

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    7. Roby guarda io ci avevo pensato già di fare una rece di Tokyo Dirft e anche Manta,Manta (che appena trovo il modo di scaricare da dvd a file mp3 sul pc ti invio), però, non prendermi per ritardato, non so come diavolo si fa a inserire la recensione qui! Io per esempio collaborao su imdb sezione auto, quello dove inserisci il film immettendo il codice imdb e poi via via qualche dato essenziale e infine, le immagini delle auto che si vedono nel film, ma qui sono completamente nel pallone! Potresti spiegarmi? Voglio recensire anche io!

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    8. un documento con word o openoffice, ma anche con wordpad lo sai scrivere? basta, non serve altro, al resto ci penso io come faccio con tutti gli altri, solo Giovanni che ha esperienza con l'uso di blogger scrive direttamente...
      ma poi ci aggiorniamo per email.
      i primi 2 lavori già li hai allora!
      considerati già tra i nostri articolisti ;)

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    9. In verità non l'ho mai fatto ma se mi ci metto dovrei riuscirci. Senti e per i frame che vorrei selezionare per il film come faccio? Ho già il programma per estrapolarli in quanto lo uso per imdb ma come funzionerebbe in questo caso? Li salvo e poi te li invio insieme alla rece?

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  8. Oh comunque ringrazio in anticipo sia te che napoleone per l'opportunità!

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  9. siamo noi che ti ringraziamo, altro che! :)

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