venerdì 3 giugno 2011

Shutter Island

38

Film a cura della Contemporaneista del blog, l'amica Laura alla quale passo subito la parola.

*credete che la follia sia contagiosa?*

La scena iniziale del film è che i due agenti federali Teddy Daniels (Leonardo DiCaprio) e Chuck Aule (Mark Ruffalo) sono su un traghetto che li sta portando su un’isola misteriosa. Nebbia, foschia, onde che s’infrangono sul traghetto. No, non è un inizio romantico tutt’altro. I due si dirigono verso quella che è chiamata Shutter Island, dove è situato un manicomio criminale: l’ospedale di Ashecliffe. La poesia svanisce del tutto quando il traghetto attracca e ci si ritrova immersi in un ambiente veramente inquietante. E cosa ancora più inquietante è l’indagine che i due dovranno fare su una donna (infanticida) di nome Rachel Solando scomparsa misteriosamente dall’istituto. Ospedale con un direttore che personalmente non vorrei mai incontrare: il dott. Cawley (Ben Kingsley). Che solo a vederlo fa rabbrividire.

Così come il fatto che i pazienti la notte vengano rinchiusi nelle celle dall’esterno, le finestre sono sbarrate, e i corridoi controllati. E quindi ci si chiede immediatamente: ma come caspita ha fatto a scappare la pluriomicida? Volatilizzata? Il caso si fa più oscuro e si apre veramente.

Come se non bastasse, e come si dice “piove sempre sul bagnato” scoppia un uragano e i due agenti sono costretti ad una permanenza prolungata nell’ospedale. In più ci si mette anche DiCaprio con i suoi incubi notturni, che fanno sudare anche lo spettatore. E lascio lo spettatore qua tutto bello sudato e invischiato nelle visioni notturne di Teddy Daniels per non andare oltre e non svelare nulla. Se non che tra alcuni dei non protagonisti c’è anche lui, Max von Sydow: l’esorcista. E qui chiudo che mi viene solo male al pensiero.

Dopo aver visto questo film la domanda (e sono due) sorge spontanea: ma ve lo ricordate il DiCaprio del Titanic? Quel bimbo messo sulla grande nave pronta a salpare per l’America? Ma è assolutamente un bruttissimo e pallido ricordo. Non lo sopportavo proprio quel bambino sulla nave a cercare di fare l’adulto. Beh, nell’isola della paura lo vediamo magari un po’ ingrassato (e chissenefrega) ma un attore di tutto rispetto e a tutto tondo. Come fa il pazzo lui, non lo fa proprio nessuno! Eccezionale, quasi quasi venivano anche a me le visioni, e qualche salto sulla poltroncina del cinema me lo sono fatta. Viva, viva dunque lo schizofrenico DiCaprio che ultimamente non ne sbaglia una. Tutti ruoli ben riusciti e ben interpretati i suoi.

Per non parlare poi del regista Martin Scorsese che ritorna dopo 4 anni di assenza dal grande schermo, affascinato dal romanzo "L'isola della paura" di Dennis Lehane. E ritorna in modo gotico, con flashback che giocano sulla mente umana, suscitando nello spettatore e nel protagonista suggestioni, visioni, paure. Scorsese vuole sottolineare in maniera emblematica la follia dell’uomo come unica maniera di rapportarsi alla realtà. E ne fa un film decisamente paranoico e coinvolgente.


Stavolta concordo molto con la cara Laura la quale, ci tengo a dirlo, è per me anche uno sprone a guardare film che troppo facilmente etichetto come "visioni superflue". Perché superfluo questo film? Per me la sola presenza di certi attori fa uscire il film dalla lista lavori. Non faccio nomi ma... penserete mica che mi sono guardato Titanic vero? Solo sotto Terapia Ludovico potrei mandar giù robe simili.
Invece "Shutter Island" è un buon film tutto sommato, con una storia intrigante, forse inferiore alle attese perché alla regia non c'è certo un esordiente ma se così fosse stato avremmo gioito per la nascita di un nuovo talento. Film che poteva essere molto più feroce e teso, anche un filo meno prolisso, ma si sarebbero perse le chiare intenzioni di realizzare un prodotto facilmente commerciabile. Non si può nemmeno pretendere ogni volta un "Taxi Driver", e poi pure De Niro è un filo imbolsito ultimamente, meglio fargli fare il presidente di giuria a Cannes. Battute a parte, il vero problema è che non siamo più nei magici anni '70.

I tormenti del protagonista nascono da un trauma subito durante la seconda guerra mondiale. Era membro della settima armata americana che irruppe nel lager di Dachau (Monaco di Baviera) e fu artefice di un crimine di guerra non molto noto, il c.d. "Massacro di Dachau". Io personalmente ne sono venuto a conoscenza proprio visitando il Memoriale ora presente a Dachau, là dove una volta sorgeva il primo, vero, campo di sterminio nazista, in pieno territorio tedesco, che funzionò come base sperimentale per gli altri lager. Alla fine della guerra era una "mini-aushwitz".

Del citato massacro pochi ne sono a conoscenza, non è particolarmente pubblicizzato nemmeno nelle pubblicazioni specializzate. In compenso all'ingresso del lager oggi campeggia una grande targa che ringrazia gli americani per la liberazione dei prigionieri, e ci mancherebbe.
E' un fatto interessante, con cui la mia coscienza ogni volta si scontra e propone di volta in volta soluzioni (risposte) diverse a seconda dell'umore giornaliero. Difficile rispondere con certezza: è un crimine, quel massacro, ammissibile o meno? Uccisero a sangue freddo decine di soldati tedeschi, SS di stanza nel campo, ma era freddo realmente quel sangue? Pare fosse il primo, sicuramente uno dei primi, lager liberati dagli americani, e quando videro quel che videro persero la testa, questa la versione ufficiale e difficile non dargli almeno un po' di credito, anche se forse omette parte della verità e cioè che si trattò di una vendetta anche per altro. Ma restiamo sullo shock, è questo l'aspetto che a livello di coscienza individuale ora m'interessa: è ammissibile o no una vendetta del genere? Ognuno si dia le risposte che ritiene adeguate. Io quando sono calmo, riflessivo, cioè inutile e amorfo, tendo a pensare sia stato un crimine ma mi capitano giorni in cui la spina dorsale è più dritta di altri, sono rari ma mi sento vivo e l'essere disarmato aiuta la mia famiglia ad avere un padre presente; in quei giorni comprendo e perfino stimo quegli americani, e avrei fatto anche di peggio. Ma, fortunatamente, è solo un sogno-incubo, non è vero nulla, è solo che mi immagino là con l'armata americana e di fronte a me i custodi di una spaventosa fabbrica di omicidi, io con in mano un mitra carico a decidere cosa fare...



38 commenti:

  1. in effetti non l'ho visto..considero lo Scorsese di main street e altri un grande regita..trovo che negli ultimi15 anni minimo abbia completamente o quasi perso "il tocco", con opere troppo spesso volte mediocri...che ne dici?

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  2. ho scritto come un facocero,abbi pazienza..eh...spero si sia capito quel che intendevo ditre..

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  3. sono d'accordo con te, e ti dico anche che sei il mio facocero preferito, ahah!

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  4. E meno male che Leonardino lavora con Scorsese, altrimenti ce lo ritroveremmo con delle pizze indigeste alla "The Beach". Buon film comunque, questo, non l'altro.

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  5. eh sì harmo, il bel leonardo risolleva il suo curvitae così ;-)

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  6. un bel film inquietante direi, per il resto roby grazie per questo post e per aver ricordato quel massacro

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  7. prego ernest, molto gentile... l'ho fatto con piacere.

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  8. non ero mai stato il facocero preerito di nessuno..è unemozione..ahaha.qua la tagliatella aspetta...

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  9. robyfacocero... settimana prossima ritiro la moto finalmente!
    prima gita è da te... slurp! :D

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  10. Io non sono d'accordo gli ultimi The aviator, the departed e Shutter Island sono tutti ottimi film. Sopratutto questo recensito. Per quanto riguarda the departed è forse meglio quello asiatico da cui è stato tratto(come si chiama?) Poi non si può pretendere che continui a fare Toro scatenato o Quei bravi ragazzi.

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  11. bho gus, non entro nel dibattito, ché non li ho visti i film che citi. ;-)
    the departed m'interessa abbastanza e prima o poi arriverà...the aviator un po' meno ma mai dire mai :)

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  12. Concordo con quanto scritto a proposito di Shutter Island e sull'ex sbarbatello Di Caprio. Io sono rimasta sconvolta per qualche giorno, dopo averlo visto!
    Ciao!!

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  13. ciao mamma simo! :)
    sconvolta per questo film? lascia stare allora altri che ci son qua dentro, ahah!
    baci :***

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  14. davvero un bel film! di caprio ha mostrato già da tempo di essersi lasciato titanic alle spalle. ciao roby.

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  15. son d'accordo con Manila, Di Caprio è molto migliorato, a fiducia del resto giacché Titanic non l'ho mai visto!

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  16. ma poi petro'... dicaprietto è pure un bel po' ingrassato, cosa che lo rende più "omo de sostanza", o no? :D

    eppure ti ci vedevo milena, lì sulla prua del titanic, braccia aperte al vento a decantare uno dei tuoi pezzi. nessun iceberg avrebbe osato nemmeno avvicinarsi, ahah!

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  17. però, per dinci, a metà film già avevo capito quasi tutto. dannato Lost, per colpa tua ho perso il brivido dell'imprevisto in tutti i film. :)

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  18. ecco ettore, io Lost me lo sono volutamente Perso (che gioco di parole eh? ahah!), così non sono diventato troppo perspicace :)

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  19. Lost
    Opera d'arte è un diminutivo, anzi quasi un dispregiativo per esprimere quanto è Meravigliosa quella serie.

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  20. non ne dubito gus, dico sul serio, solo che io non ce la faccio proprio a seguire le serie a puntate, è proprio un mio limite.

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  21. 'mazza, un pò in ritardo.Ciao Robydick!!! I ricordi del protagonista sono le sequenze piu' efficaci e disturbanti, a mio avviso.Comunque film girato molto bene. La forma paga sempre! A'Gajardo, un saluto!Bonanottè!!!

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  22. sempre gajardi belushi! oramai per me è un buongiorno... :D

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  23. Eh lo so che può essere distruttivo, infinito e logorante guardare una serie tv. Te lo dico io che ho guardato tuuutto Star Trek hehe :) ci ho messo due anni!
    Però fossi in te non le escluderei del tutto. Ci sono serie bellissime. Anche come i Soprano o OZ.

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  24. qualcosa ho anche recensito, come il regno di von trier. arriverà anche berlin alexanderplatz, devo vederlo da tempo. ma cavolo, decine e decine di puntate... gna faccio proprio! :D

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  25. no roby, non mi puoi snobbare di caprio pensando ancora a titanic. in 10 anni è cresciuto tantissimo e ha azzeccato moltissimi film, spesso con scorsese. piuttosto ti riporto una considerazione che avevo scritto vedendolo in inception: "la sua figura di uomo si sta sempre più confondendo con quella dell’attore o, meglio, con i personaggi che interpreta. TUTTI (escludendo forse solo Revolutionary road) i suoi ruoli dal 2004 ad oggi hanno infatti delle inquietanti somiglianze, leggere i titoli per credere: The Aviator, The Departed, Shutter Island (è vero, qui ci può anche essere la mano di Scorsese), Blood diamond, Nessuna verità e Inception. Tutti uomini sicuri di sé, i migliori nei lavori che fanno, ma che nascondono profondi drammi psicologici o dubbi morali. La butto lì: è Leo che sta mettendo la propria personalità nei ruoli che interpreta, i registi che lo vedono adatto per fare “l’uomo tormentato”, o semplici coincidenze?" che ne dite?

    parlando invece di scorsese: molti lo ritengono in fase calante, e sono convinto anch io che non ci sarà un altro taxi driver, ma i suoi ultimi film io li ho apprezzati eccome, compreso questo shutter island!

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  26. sì samurai, ho già recitato un sottinteso mea culpa verso leonardo ma lo ripeto volentieri :)
    quello che scrivi mi preoccupa un po' verso quest'uomo. possibile che sia così tormentato nella vita privata? a fidanzate non se la passa malissimo mi pare, ahah!
    scherzo... ne vedrò sicuramente altri, poi se voglio vedere un po' di scorsese recenti sarà inevitabile, lui c'è praticamente sempre.

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  27. Ecchime in superritardoso...beh ma Roby, splendida la tua integrazione a Shutter e quelle foto? Mamma mia, i brividi me li hai fatti venire tu questa volta. Grazie per le foto e la tua testimonianza da Dachau.

    Per quanto riguarda Di Caprio, evviva non sono la sola a pensarla così...il nostro amico tondeggiante ne ha fatta di strada va là...e Roby, grazie ancora...come sempre!

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  28. è stato un piacere laura, e sotto col prossimo film!

    (niente... ormai dicaprioletto me tocca, ahah!)

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  29. no, scusa ma l'iceberg ha avuto tutte le sue buone ragioni in quel film… nella realtà purtroppo esistevano gli umani imbecilli che pur sapendo (così come in quasi tutte le sciagure umane che sembrano esser mandate dal cielo) si ostinavano a credere che tutto fosse possibile, quindi ancor più freddi e glaciali di un pezzo (innocente) di calotta polare! :(

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  30. che poi petro', se vogliamo dirla tutta, anche l'iceberg avrà subito i suoi bei danni e mica s'è lamentato con nessuno!
    prendiamo esempio.... :D
    ciao! :****

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  31. Vi consiglio la lettura del romanzo perché è bellissimo, un thriller psicologico unico.

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  32. ciao antonella!
    grazie del consiglio. :)

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  33. Roby oramai dire che non guardare un film con Di Caprio è un'assuridità visto che lavora solo con i più grandi ed è garanzia di ottimi film!Scorsese, Scott, Nolan e prossimamente Eastwood e Tarantino..

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  34. perso, sono d'accordissimo con te :)

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  35. film ingiustamente sottovalutato, a mio parere. Pur non essendo un capolavoro (e basta citare "Taxi driver", la vita continua) è un ottimo prodotto di entertainment, diretto bene (ma da Scorzy mi sembra il minimo) e che ti fa venir voglia di vedere come va a finire. DiCaprio dimostra di essere un attore di gran classe, e spero continui a migliorarsi come ha semrpe fatto.
    A me è piaciuta particolarmente la frase che ripercorre per tutto il film: "Meglio vivere da mostro o morire da persona perbene?", che da nuova luce sullo struggente finale.

    PS: l'autore del libro è quello d "Mystic rover" e "Gone bay gone".

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  36. ciao giacometto! :)
    interessante nota quella sull'autore del libro, ma mi sa che ci sono un paio di refusi nei titoli che citi, ahah!

    dovrebbero essere questi:
    http://robydickfilms.blogspot.com/2006/07/mystic-river.html
    http://robydickfilms.blogspot.com/2009/12/gone-baby-gone.html

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