sabato 29 ottobre 2011

30 Minutes or Less

4

Da prendere con le pinze la dicitura "BestMoviesOnTheatres", almeno in questo caso. Non che il film in questione sia inguardabile o altro, c'è di peggio o di meglio in giro. Se amate la generazione di comici statunitensi che a poco a poco sta "sostituendo" il "Frat-Pack", allora è un film che potreste trovare interessante, se non altro.

L'opera seconda di Ruben Fleischer, già regista di "Zombieland" (2009), che ha i suoi estimatori, sfodera un gruppo di attori (Jesse Eisenberg a parte) già orbitanti in area "Frat-Pack" o Happy Madison, la casa di produzione di Adam Sandler, parliamo di Danny McBride, Aziz Ansari e Nick Swardson.

La sceneggiatura si ispira ad un fatto realmente accaduto, non proprio esilarante, al povero Brian Douglas Wells, fattorino per una pizzeria d'asporto, costretto a compiere una rapina sotto la minaccia di una bomba innescata ed appesa al collo del malcapitato, vicenda risoltasi nel peggiore dei modi, per la cronaca. Il film di Fleischer racconta praticamente la stessa storia; Nick (Eisemberg, che conoscete tutti) consegna pizze per "Vito's", la cui specialità, oltre all'impasto, è garantire l'evasione degli ordini entro trenta minuti, anche meno, dal momento della chiamata, altrimenti la pizza è gratis. Vabbè. Inutile dire che Nick non è proprio un campione di celerità, però è un bel piacione che ama la compagnia delle fanciulle, specialmente di Katie (Dilshad Vadsaria) che è la sorella gemella dell'amico Chet (Ansari), insegnante di scuola elementare. Quando quest'ultimo viene a sapere che l'amico è andato a letto con la sorella, scoppia la lite, aggravata dal fatto che Chet è pure responsabile della separazione dei genitori di Nick. Ok, questo il contorno. I veri mattatori del film sono McBride e Swardson, due psicopatici amanti di armi e bombe, che vivono alle spalle del padre di Dwayne (McBride), ex-maggiore dell'esercito divenuto schifosamente ricco vincendo alla lotteria (un grande Fred Ward, in un ruolo simile a quello visto in "Road Trip" di Todd Phillips).

Dwayne, irretito da una stripper molto bitch (Bianca Kajlich, gran pezzo di figliola già vista in "Halloween Resurrection" di Rick Rosenthal e nella sit-com "Rules of Engagement") che, sventolandogli le tette in faccia, lo convince a cercare un killer a pagamento per fare fuori il padre, decide con l'amico Travis (Swardson) di recuperare il denaro per pagare il sicario tramite rapina. Si. Però, con un colpo di genio (?) pensano bene di rapire il primo che capita, riempirlo di C4, e costringerlo a fare la rapina al posto loro, pena la detonazione dell'ordigno, entro dieci ore. Il primo qualunque è proprio Nick, che cercherà aiuto dall'ex-amico. Bè, film strano. Un film comico con personaggi antipatici. Difficile appassionarsi o provare empatia per i due "buoni". Le regole del buddy-movie vengono applicate con diligenza dal buon Fleischer, battute a raffica, inseguimenti, gli amici/nemici costretti a collaborare, ma alla fine quello che rimane impresso allo spettatore, o almeno a chi scrive, sono i caratteri dei due bad guys della situazione, due pazzi scatenati, ingenui e ignoranti, proprio per questo "inconsapevolmente pericolosi". Armati con fucili, mitra, lanciafiamme e bombe se ne vanno tranquillamente in giro per la città come se fosse la cosa più naturale del creato rapire, ricattare e minacciare un personaggio altrettanto "loser" quanto loro. Una versione ultratrentenne dei famigerati Eric Harris e Dylan Klebold, gli autori della strage di Columbine, parodia feroce e proprio per questo spiazzante nell'ecomomia di un plot che vuole essere comico in primis. Eh sì, perchè la dose di commedia comincia ad inacidirsi ed incupirsi durante le fasi finali del metraggio, che inglobano pure il sedicente killer "fai da te" interpretato dal bravo Michael Pena, fino al regolamento di conti notturno e concitato, che non sveliamo in caso qualcuno voglia cimentarsi con la visione del film.

Chi apprezza Danny McBride, stand-up comedian di talento, non si pentirà della visione, poichè il trentacinquenne di Statesboro è presenza forte e sapida, così come il compare Nick Swardson, quindi qualcosa di interessante questo filmetto riesce pure a tirarla fuori, in poco più di un'ora, tra l'altro. Prodotto spurio come pochi, è film di transizione per il talento comico della nuova generazione di trentenni entrati nella Hollywood che conta, prendere o lasciare. Nel caso recuperate l'esordio di McBride, "The Foot Fist way" di Jody Hill e quella gran "cazzatona" di "Your Highness", in cui il buon Danny è protagonista principale con James Franco e Natalie Portman, cialtrone ma godibilissimo, diretto da colui che pare dirigerà il famigerato remake statunitense di "Suspiria", David Gordon Green. E vabbè.

Belushi


4 commenti:

  1. Pare che, ma che lo stiano proprio girando, il remake folle di "Suspiria''. Ci sono le foto dal set.

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  2. questa è forse la rece che mi è più estranea del blog, ahah! non conosco il film, non conosco personaggi e film citati nella rece, nulla di nulla :)

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