Puntuale come la morte nel 1999, a 7 anni di distanza dal primo, arriva il seguito de Universal Soldiers: i nuovi eroi (LINK) di Roland Emmerich, Universal soldier il ritorno, questa volta girato da un perfetto signor nessuno.
Il cambio alla regia si sente, come il peso dell'età sulle spalle del protagonista Van Damme non più all'apice della forma atletica: in questo film niente funziona davvero bene, un disastro così raggelante da lasciare basiti. Si punta questa volta sull'azione tamarra a base di scene videoclippate in maniera indecente e musicate col volume al massimo tanto per stordire lo spettatore. I combattimenti poi, mal coreografati, sono troppo lunghi e noiosi, un po' come il film stesso che non supportato da una trama accettabile è un eterno scappa, sparo, combatto, e al quinto assalto ai danni del soldato buono Van Damme, con tanto di figlia piezz 'e core malata al fianco, la mascella si apre in un mortale sbadiglio.
La trama questa volta scimmiotta in maniera invereconda 2001 Odissea nello spazio con tanto di computer dai sentimenti umani, ma naturalmente il pretesto diviene solo velleitarismo confuso in un film infantile e stupido, pieno di incongruenze e personaggi tagliati con l'accetta con lo spirito più di un boscaiolo che vuole andare a far casino in città che di un'opera vicino al nichilismo kubrickiano. Anche i problemi sorti dalla fine del primo film sul destino del nostro eroe Luc Deveraux vengono liquidati con la frase di circostanza “E' guarito”, ma i come o i perché di questo miracoloso prodigio vengono lasciati agli scienziati che come in tutti i brutti film di fantascienza trafficano con alambicchi o formule matematiche confuse sulla lavagna in dotazione insieme alla laurea in paraculaggine.
Il bravo Dolph Lundgren, perso in quegli anni in produzioni action miserabili, ma dal grande cuore, è sostituito dal più giovane e atletico Michael Jay White, uno che nel futuro farà anche film d'arti marziali notevoli, ma che qui è spento e con lo spessore di un bulletto da Jersey Shore. Patetici i duetti tra Van Damme e Bill Goldberg, gradevoli quanto una vescica sul pisello quando ti vuoi masturbare, simpatici come i fumetti di Tiramolla che in edicola da ragazzino compravano solo il Gege, lo scemo del paese, e qualche vecchietto in astinenza di Tex.
La parola fine comunque non fa parte della serie visto che precedono questo seguito ufficiale ben due tv movie dal cast tutto nuovo, e verrà girato pure un film recente con la coppia ritrovata Van Damme e Dolph Lundgren come novelli Gianni e Pinotto del karatè.
Inutile dire che nessuno di questi è oltre il mediocre.
Peccato.
Keoma
Quando l'ho visto al cinema da ragazzino pensavo tra me e me "CARINO", ma era solo per non ammettere di avere buttato via lire al cinema. Poi neanche è divertente tra l'altro come un qualsiasi Buana movie.
RispondiEliminaPoi povero Gianni Claudio e povero Michael Jai White!!!
RispondiEliminaperò quante tette! :D
RispondiEliminae Van Damme in compenso non è più nudo come un verme ahahah
RispondiEliminaeh beh! che altro dire...
RispondiEliminavero Keoma! mi spiace per le signore, credo sia un bel vedere per loro :D
RispondiEliminaciao Ernest! :)
mai visto.. e siccome quelli come Vandamme non mi piacciono, lo recupero? mah :) In compenso ho letto alcuni commenti sotto al film di Sorrentino. Ammazza che squadrone che hai recuperato Roby: no, dico sul blog, grandi cine-scienziati! E' sempre un piacere passare e saperne di più! *****
RispondiEliminagrazie Milena!
RispondiEliminalassa perde, non ti ci vedo proprio co' 'sti film, ahah! però appunto, merito dei prestigiosi soci, riusciamo ad abbracciare molti più generi da un po' di tempo a questa parte.
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RispondiEliminaun giorno van damme mi dovrà una cena
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