Sheldon Lettich è uno dei registi che più hanno saputo capire il talento di Van Damme con almeno due perle nella sua filmografia, questo Double impact e il bellissimo Lionheart.
Double impact è un'opera molto meno banale di quello che potrebbe sembrare, è la cosa americana anni '80 più vicina al cinema di Hong Kong, quello dei vari John Woo e Kirk Wong, che da lì a poco sarebbe scoppiata in tutto il mondo come una sorta di mania. Lettich gira non bene, ma benissimo, usa in maniera magistrale il ralenty nelle sparatorie e nei combattimenti, costruisce una storia con tanti debiti verso il cinema del doppio di Ringo Lam, autore che comunque girerà con la star belga ben tre film, e riesce a rendere interessante per un'ora e 45 abbondante (durata non comune per un action di serie B) il mix di azione e commedia senza mai annoiare.
Tra i cattivi spiccano Bolo Yeun che, in una citazione di Senza esclusione di colpi, sfida Van Damme in combattimento (e lui come in quel film si strapperà la maglietta), e la virago Alonna Shaw, una sorta di mix tra Arnold Schwarzenegger e una modella dai tratti gentili, che morirà dopo aver cercato di farsi praticare un cunnilingus con stritolamento dalla star belga. Proprio la mania delle culturiste nei film d'azione avrà il suo massimo apice nei film dell'hawaiano Albert Pyun, vecchia conoscenza di Van Damme con il disastroso Cyborg e regista di Kickboxer 2 e 4, che proporrà questo modello di donne di ferro in opere di combattimenti sci-fi.
Al nostro Gianniclaudio spetta la parte del leone e, sia dato tanto di cappello, alla faccia dei suoi detrattori, che se la giostra in maniera eccellente in due ruoli riuscendo ad incarnare, grazie ad una gamma espressiva sempre più varia, due personaggi psicologicamente agli antipodi. Grazie alla bravura di Lettich poi non si nota neppure moltissimo il doveroso escamotage in alcune scene di far recitare la parte di uno dei due Van Damme ad una controfigura, e nel complesso il tutto risulta giostrato con sapienza tra la bravura dell'attore e del suo esecutore. Interessante il combattimento tra il nostro eroe e un cattivo, tutto giocato sull'oscurità, e che termina appunto con l'idea di far diventare ombre i due guerrieri, in una sorta di passaggio da buio a luce dove a sovrastare stanno i riflessi delle nostre azioni.
I pantaloncini rosa di Van Damme, fratello losangelino, ambiscono al mito così come il look dell'altro Van Damme, un misto tamarro tra Nick Fury dello Shield e un guappo di Little Italy.
Il mito di Van Damme è lì lì per scoppiare anche nella serie A.
Un cult.
Keoma
Ormai la voglia di mettermi a guardare i vari "GajardDamme" recensiti c'è tutta. Devo solo trovare il tempo! :)
RispondiEliminaTra tutti i film di Van Damme del primo periodo, quelli di Shelton Lettich, a livello spettacolare, sono i migliori
RispondiEliminaGus, anche te ti stai "rovinando"? anch'io prima guardavo solo film d'autore, poi è arrivato Keoma, e... ahah!
RispondiEliminadomani mattina appena alzato provo a fare la spaccata anche io... ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
RispondiEliminaRagazzi può essere d'autore anche un Gianniclaudio movie. Dipende come lo si guarda :)
RispondiEliminama a me double impact non è mai piaciuto tanto! certo che i soli scalda-muscoli indossati dal nostro ne valgono la visione :D
RispondiEliminaErnest, io no, ahah!
RispondiEliminacerto Keoma, non si discute! :D
Frank, secondo me il gianniclaudio è un mito anche per la comunità GLBT, ahah! d'altronde, Keoma docet...
RispondiEliminaBello, Sheldon Lettich era un bravo mestierante/e'. Keoma, mi pare, ti ricordi anche di Lettich -non e' di arti marziali- "Killing Streets"('92) con Michael Pare'. Lontanissime prime TV di Italia1, quando ancora proponeva tante cose.
RispondiEliminaFilmone.
RispondiEliminaMe lo devo giusto rivedere che damò che non lo riguardo! Purtroppo alcuni anni fa per sbaglio venne cancellato! Da piccolo Van Damme a tutta! XD Non sapevo che il regista di Di e Lionheart 8altro film che devo rivedere) fosse lo stesso. Del primo JVD mi mancano "Black eagle- aquila nera" e "Colpi proibiti". Quest' ultimo fino a qualche mese fa era su SKY on demand, ma un po per dimenticanza e un po per non voglia, non me lo sono visto! Uff!
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