Primo lungometraggio della brava regista francese di "Tomboy", e dico subito che è un film che ho trovato bellissimo. Anche questa è una vicenda che parla di piccole donne alla ricerca di identità sessuale, ma ci sono alcuni distinguo da fare.
Riporto l'essenziale trama da Wiki, con mie note aggiunte tra parentesi:
"Marie (Pauline Acquart, interpretazione sottilmente gestuale la sua, da attrice consumata) ed Anne (Louise Blachère, stupefacente e coraggiosa nella sua parte, la migliore in assoluto) sono due amiche quindicenni (be', solo "amiche" è un po' poco...) alle prese con i primi amori e problemi adolescenziali. Un giorno Marie, assistendo ad un'esibizione di nuoto sincronizzato, si invaghisce di una delle nuotatrici, la coetanea Floriane (Adele Haenel, bellezza pregiata, ha un futuro sicuro in ogni genere di cinema), bellissima e spigliata. Marie, pur di starle vicino, comincia a frequentare i suoi allenamenti e a farle molti favori, dando vita ad una sorta di amicizia; ma poco a poco scopre come Floriane sia meno disinibita di quel che sembri e capisce di essersi innamorata di una ragazzina meno matura di lei..."
Già dalla trama i "distinguo" che citavo sono evidenti e quello fondamentale è che qua le protagoniste sono adolescenti più mature, tra i 14 e i 16 anni più o meno. I gusti sessuali sono già più definiti e le 3 ragazze ne esprimeranno 3 diverse sfumature. Marie, la più minuta e forse la più giovane, è già pienamente consapevole della sua omosessualità e pur non propagandola ai 4 venti, con un carattere abbastanza riservato, nemmeno si premura di nasconderla. Anne è la sua "amica", ma ha ancora qualche riserva, i ragazzi in qualche modo l'attirano e sente il bisogno di fare sesso con loro, per capire, cosa che poi avverrà e l'aiuterà appunto a decidersi. Floriane invece è decisamente etero, però quello che arriverà a provare per Marie le insinuerà un dubbio, ma per lei un eventuale rapporto lesbo costituirebbe solo un esperienza, in questo senso speculare a quella di Anne, e così sarà.
Non ci sono praticamente adulti in questo film, interamente incentrato sugli adolescenti e sulle 3 protagoniste, se non in apparizioni marginali, decisamente negative o problematiche. I genitori di Marie è come se non esistessero. Anne vive con la sola madre che spesso è al lavoro, anche di notte. Floriane ha familiari più presenti (che mai si vedranno, proprio come quelli di Marie e Anne) e avrà i contatti con gli adulti più negativi, uomini che la vogliono insidiare ad ogni occasione. Adolescenti quindi soli con loro stessi, ma non mi è apparsa come una critica fin facile e banale al "cinico mondo dei grandi", quanto un voler sottolineare che di fronte a certi ineluttabili passi nella maturità ragazzi e ragazze sono da soli e loro unico specchio di confronto sono i coetanei.
Più "film"!, con fasi oniriche, anche qualche ralenti, poche ma presenti alcune musiche ad accompagnare alcuni momenti chiave e calzate con gusto, "Naissance des pieuvres" risulta avere un taglio meno "documentaristico" dell'ottimo e già citato "Tomboy", in questi giorni nelle sale. Fattor comune il coraggio e il realismo col quale affrontano entrambi i film argomenti semplici quanto difficili da proporre. Bellissimo, mi ripeto, e m'è piaciuto anche più del successore. Altro fattor comune l'andamento narrativo, apparentemente lento e propedutico per quasi un'ora, poi gli ultimi venti minuti un'esplosione di avvenimenti che catturano e comprimono in grande drammaticità quanto elaborato prima in dettagli solo apparentemente superflui.
Lascio godere... "spoilero" solo una scena che mi ha proprio sconvolto. Ricordo poco della mia adolescenza maschile, figuriamoci se posso comprendere appieno quella femminile. Fu a partire dalle medie che quell'andare in bagno insieme, o uscire in generale, delle ragazze in coppia o in gruppo, mi destò congetture, che non ho mai risolto in verità. Qua troverò delle risposte, senza chiacchiere, con comportamenti esposti. La millantata maturità più precoce delle donne rispetto agli uomini non è poi tanto millantata, quasi impossibile per loro trovare nell'altro sesso interlocutori validi, perlomeno tra i coetanei. Ecco allora instaurarsi tra loro amicizie che arrivano all'Amore anche quando non sessualmente desiderato. Vedi il caso di Floriane che chiederà a Marie di sverginarla usando le dita, perché non vuole che il ragazzo, al quale non può più rifiutarsi, abbia quella prerogativa, vuole che sia una persona che ama e dalla quale è veramente amata a farlo. Scena, ripeto, che mi ha toccato profondamente.
Merita la foto Céline Sciamma, per la quale confesso di aver preso una cotta, cinematograficamente parlando ovviamente. Di lei, di una sua biografia personale, ho scoperto poco ed ero curioso. Mi sarei accontentato anche di un'intervista a riguardo delle sue opere. Non si parla di queste cose, in quel modo, senza conoscerle bene. E visto che entrambi i film oltre ad averli diretti se li è anche scritti... ma ci sarà tempo, ne vedremo ancora e tutti i suoi film non mancheranno di comparire qua.
"Naissance des pieuvres", che in italiano significa "Nascita delle piovre" (da noi il film non è comparso nelle sale, è disponibile sottotitolato) fu presentato al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard e sono sicuro che non ha sfigurato. Ha ricevuto anche il Premio Louis-Delluc per l'opera prima nel 2007 e Nomination al Premio César nel 2008 per la migliore promessa femminile (Louise Blachère e Adele Haenel) e per la migliore opera prima.
Robydick
'azz, non riconosco più questo blog.... :o)
RispondiEliminaeh Harmo, ho fatto una 2-giorni festivaliera, porta pazienza :)
RispondiEliminami hai incuriosito..me lo cerco..come sempre grazie amico...
RispondiElimina"E CHI VUOL ESSERE NORMALE"?!
RispondiEliminaQuant'è stupenda, questa risposta della ragazzina, che racchiude tutta l'intelligenza e la delicatezza della storia.
La normalità (quando è imposta o autoimposta) è sempre pupù.
Tutt'altro che sciammannata, questa Sciamma. :D
dopo l'interessante tomboy, mi sa che recupero anche questo
RispondiEliminae sono contento di trovarci più musiche :)
merita Brazzz!
RispondiEliminabravo Zio, vedi... io alcuni frame spesso li metto proprio per le frasi che contengono. belli i film sottotitolati anche per questo ;-)
Marco, confermo, ti piacerà di più! :D
inutile dire che questi ultimi due film che hai recensito entrano d'obbligo nella mia lista di cose da vedere. davvero molto interessanti!
RispondiEliminat'è piaciuto il dittico Sciamma-nnato dr.nick? mi fa piacere e ti piaceranno, conoscendoti ormai :)
RispondiEliminadobbiamo sempre definire il tuo prossimo "contributo".... quando vuoi.
Maròòòòòò quanto ti voglio bene! L'ho visto! è un film aperto e solidale con quell'età! Guardando questo e 'A ma soeur' della Breillat, mi son resa conto di non essere mai cresciuta! me li ricordo talmente bene quei momenti. Sarà perché scrivevo tanto (oltre che leggere)? Forse! ******
RispondiEliminamilenuccia mia, sei un tesoro! :***
RispondiEliminaattendevo con impazienza un commento femminile su questo film, per palesi ragioni. arriverà anche la Breillat ;-)
ecco vedi? io fino ai 20anni né leggevo (salvo rare cose) né scrivevo e ora ne pago le conseguenze...
interessante...
RispondiEliminaernest, potevi almeno scrivere anche "mmmmmm" dopo i puntini, ahah! ciao
RispondiEliminaquesto film rompe qualcosa dentro.... l'amore non corrisposto, che sofferenza.
RispondiEliminaA livello registico penso sia molto lontano dalla perfezione di Tomboy, ma narrativamente funziona e come dici nel finale colpisce forte.
caro Doinel, mi fa molto piacere trovare un altro fan della Sciamma. questo m'è sembrato "più film", Tomboy più sperimentale... ma son gusti. sono in ogni caso entrambi opere eccellenti.
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