lunedì 25 marzo 2013

Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God - Silenzio nella casa di Dio

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«“Noi agnelli inermi contro il prete lupo” Il film-shock sulla pedofilia nella Chiesa»
Repubblica

Scritto e diretto da Alex Gibney, il documentario da voce a quattro non udenti che subirono abusi sessuali da parte di padre Lawrence Murphy direttore di un istituto religioso per sordi nel Milwaukee. Per circa 25 anni, a partire dalla metà degli anni '60, gli abusi proseguirono ai danni di oltre 200 bambini. Tutto questo nell'indifferenza del clero e della polizia. Nonostante la mole di prove documentate non solo padre Murphy ma anche altri come lui sono stati, di fatto, protetti dal Vaticano.

Terry Kohut , Gary Smith, Pat Kuehn e Arthur Budzinsky non hanno certo aspettato le tardive inchieste giornalistiche ed il documentario di Gibney. Fin da ragazzi hanno distribuito volantini nelle chiese per mettere in guardia i fedeli; inviato lettere ad Arcivescovi e Cardinali. Tutto finì in un dossier nelle mani dell'allora capo di quella che un tempo veniva chiamata Santa Inquisizione: Joseph Ratzinger, il quale fino all'ultimo si è ben guardato dal prendere provvedimenti seri. Eppure le testimonianze rivelano tutta la malvagità del prete cattolico; per esempio la scelta delle vittime tra quelle i cui genitori non conoscevano l'amer slang (il linguaggio dei segni usato in America).

Il documentario affronta altri casi coperti dalla Chiesa, come quello di John Geoghan, prete pedofilo di Boston; Bernard Law, trasferito nella Chiesa di Santa Maria Maggiore in Roma (Papa Francesco si è recentemente rifiutato di incontrarlo); è stato documentato un caso identico a quello di Milwaukee in un istituto per sordi di Verona, non viene riferito però il nome del prete pedofilo. Si fa notare nella pellicola che proprio i sordi sono delle vittime eccellenti, fino a pochi decenni fa venivano addirittura considerati dei minorati mentali. Vengono trattati anche i casi di padre Tony Walsh in Irlanda e Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, famigerato «tossico dipendente e molestatore» nonché amico di Giovanni Paolo II.

Si evince da tutto questo una sorta di tabù. Come se gli alti prelati, constatando che nessuno Spirito Santo intervenisse a redimere i preti pedofili durante il trasferimento da una parrocchia all'altra, attraverso il silenzio cercassero di reprimere una realtà che non possono accettare. Il regista è ancora più duro: «E' cospirazione ... come dimostra un documento vaticano scoperto di recente, conosciuto come crimen solicitiationis, secondo cui ogni abuso ecclesiastico che implichi la violazione del segreto della confessione debba essere tenuto segreto all'autorità civile e alle famiglie delle vittime, pena la scomunica». Del resto nel documentario si denunciano anche le intimidazioni ricevute dalle vittime, per indurle al silenzio, da parte di chi avrebbe dovuto prendere provvedimenti.

Alex Gibney decise di girare questo film a seguito dello scandalo scoppiato nei media americani, con un effetto domino in tutto il mondo, rivelando sempre nuovi casi; l'ultimo sussulto di questo terremoto è stato forse il Vatileaks in Italia. Merito di Gianluigi Nuzzi.

La voce dei principali testimoni è prestata dagli attori Jamey Sheridan, Chriss Cooper, Ethan Hawke e John Slattery. La pellicola è stata realizzata nel più classico e opportuno stile da inchiesta giornalistica, con filmati e testimonianze dirette. La HBO distribuisce a pagamento il film in streaming nel suo sito ufficiale.

Nonostante l'invito del regista nessun membro della Chiesa di Roma ha accettato di farsi intervistate. Ad oggi la Chiesa non ha ancora preso seri provvedimenti sul fenomeno; si sostiene che Ratzinger non abbia abdicato per questo – il ché forse non gioca a suo favore. Esistono motivazioni più serie? - l'attuale Pontefice è attualmente impegnato a nascondere i gioielli ed il servizio buono, ma tutti aspettiamo con ansia che, finita la campagna di marketing, cominci a prendere sul serio i doveri del suo mandato. Coi nostri migliori auguri.

Giovanni Pili


9 commenti:

  1. Purtroppo non l'ho ancora visto, l'ho comunque messo in approvvigionamento da alcuni giorni,e non l'ho trovato con sub.ita. Ancora non è finito.

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  2. Una splendida inchiesta. Spero che la Rai o La7 si impegnino a trasmetterlo. Magari con un approfondimento in seconda serata.

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  3. In tema di doc., vi ricordo la distribuzione nelle sale persino italiche e in contemporanea con l'estero,con ben 150 copie a partire dal 16/4,di "Chavez, L'Ultimo Comandante" diretto da Oliver Stone. Ho anche già provato a cercarlo, ma non si trova.

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    1. Credo sia un "falso allarme". Si tratta sempre di "South of the Border" ma viene presentato per la prima volta in Italia come "Chavez l'ultimo comandante".

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  4. Appena finito di vedere. Magistralmente confezionato, come quasi sempre sono le produzioni HBO.
    Basta vedere la faccia e l'espressione di Bertone, accanto a Ratzinger durante quel famoso discorso in aereo di presa d'atto formale dell'enormità dello scandalo pedofilia, per rendersi conto che la Chiesa cattolica e un'istituzione che rischia oggi davvero come non mai, in più di 2000 anni di storia, di venire ridotta come una ONG alla Cavalieri di Malta o Custodi del San Sepolcro, e poco piu'. La loro distanza e alterata' dalla vita e dai problemi veri, della societa' come nella loro Istituzione, li sta sconfiggendo.

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    1. Sì, ormai la parabola discendente è iniziata e non si torna più indietro.

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  5. bellissimo, nel senso che è un film fatto molto bene sotto ogni aspetto, compreso quello cinematografico, con riprese che lo elevano appunto al rango di cinema.

    nel merito nulla ancora da aggiungere. questo Francesco, al di là di un passato non del tutto "limpido", promette bene, ma per ora siamo solo ad operazioni di facciata che non m'ingannano. caccerà con durezza i pedofili dalla chiesa dandoli in mano alla giustizia ordinaria? risarcirà tutte le vittime? perché le scuse non bastano, occorre rifondere... per non parlare di tanto altro, compreso pagare le tasse esattamente come le pagano tutti. vedremo, voglio dargli un po' di tempo.

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    1. Per adesso prendo atto del coraggio di non usare vetri anti-proiettile. Ch'è abbastanza grottesco per uno che dovrebbe essere in contatto con Dio.

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