Riproduzione cinematografica dell'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, il quale ha curato anche la sceneggiatura per questo grandissimo capolavoro di Kubrick.
Il termine "lolita" da nome è diventato ormai anche aggettivo. Individua una ragazza minorenne quanto già formata come donna e dai modi particolarmente ammalianti. E questo grazie al romanzo ed a questo film. Il regista ha scelto un'attrice tredicenne perfetta per questo ruolo, Sue Lyon, che impressiona per bravura e bellezza.
E' la semplice e rovinosa storia di un uomo che per puro caso, affittando un appartemento presso una famiglia, incontra Lolita e ne rimane folgorato. Uomo tranquillo, scrittore e professore di letteratura francese, venuto in america per cercare tranquillità, scoprirà il turbamento. Da quel momento non ci sarà altro nella sua testa.
Una serie di eventi lo porteranno a vivere con lei, a dedicarle tutto e ad una gelosia possessiva parossistica. Lui sarà la vera vittima della situazione, fino ad estremi gesti finali. Lolita in qualche modo uscirà dalla situazione, ma è lui che vive nel tormento continuo, nel timore delle dicerie, nella continua voglia di fuggire e cercare un luogo dove isolarsi con la sua ninfa.
Un personaggio cinico ed intelligente lo seguirà in tutta la sua avventura e solo alla fine scoprirà quanto sarà determinante.
Un film che tiene costantemente attenti ad analizzare ogni sfumatura. Non c'è una sola scena di sesso, che non sarebbe servita a nulla se non a suscitare morbosità. Il vero protagonista è l'uomo e la sua psiche, la sua debolezza.
Regia e montaggio impeccabili. Musiche bellissime. Attori bravissimi.
Capolavoro immortale.
Vabbè non volevo commentarlo ma poi non ho resistito. Io l'ho trovato altamente drammatico no? L'uomo che viene catapultato in una giovinezza perduta, ossia quella di Lolita.
RispondiElimina*Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti. Lo-li-ta. Era Lo, null'altro che Lo, al mattino, diritta nella sua statura di un metro e cinquantotto, con un calzino soltanto. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea punteggiata dei documenti. Ma nelle mie braccia fu sempre Lolita*.
meno male che non hai resistito, anzi ti dirò di più, qua il tuo motto è: non-resistere, non-resistere, non-resistere! :)
RispondiEliminasplendida citazione, film stupendissimo.