Titolo italiano: Detour, deviazione per l'inferno. Consigliatissima la versione sottotitolata.
E' un capolavoro, pezzo di storia del cinema.
Lui è un musicista da piano bar, lei la soubrette del locale che a un certo punto va ad hollywood in cerca di fortuna.
Appena possibile lui partirà per raggiungerla, facendo l'autostop perché non ha denari per pagarsi il viaggio. L'ultimo automobilista che lo caricherà sarà fatale per lui, e lo sarà come solo il fato può appunto essere. Eventi volontari seguiranno agli involontari, guidati dalle paure anzitutto e da altri eventi su cui il protagonista perde il controllo... è lui che, voce fuori campo, si racconta, e alla fine...
Regia, fotografia b-n, montaggio, tutti curati dal Edgar G. Ulmer che per molti, ho letto qua e là, è un vero mito.
Questa è l'opera che l'ha eletto nell'olimpo, onore e gloria ad Ulmer nei secoli dei secoli.
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