Milena (bravissima Theresa Russell!) è una donna libera e disinibita, ha una storia indefinibile con un cecoslovacco ma vive a Vienna. Il dottor Alex Linden (sorprendente Art Garfunkel), americano, insegna psicanalisi all'università della stessa città.
Tra i 2 nasce un amore passionale da parte di Milena ed estremamente mentale da parte dell'algido, controllatissimo Alex. Una storia d'amore nella quale la lotta tra la libertà di Milena e la possessività porterà ad un epilogo assolutamente imprevedibile...
Quello che anzitutto vediamo è Milena che lotta con la morte in una sala di rianimazione. S'è impasticcata, un tentativo di suicidio sotto ogni aspetto. Piccoli dettagli però non quadrano, a cominciare dall'insofferenza di Alex durante la scrittura del verbale che supera le eventuali particolarità possibili caratterialmente. Un ispettore della polizia austriaca (un mio mito, Harvey Keitel, super come sempre!) comincia ad interrogare a lungo Alex, che appare impenetrabile tranne quando messo di fronte ad alcune illogicità: certe "tempistiche" non si spiegano. Lentamente, con continui flashback, pure nidificati, assistiamo al nascere ed evolversi della complicata storia d'amore. Il finale in ospedale come risultato che viene proposto in incipit indica il finale reale che poi si vedrà, ovvero Il Perché una donna giovane e bella, per quanto depressa e compulsiva, possa aver fatto un gesto simile.
I quadri di Klimt con pretesti ricorrono spesso ed è tutto il film ad essere tracciato "artisticamente" con linee nette e ritratti sfumati ed indefiniti, linee come i confini dell'incompatibilità reciproca che i due amanti cercano di superare. Milena cerca un amore spontaneo ed immediato, Alex cerca un rapporto di coppia stabile. Milena chiede un amore che sappia cogliere il momento senza diventare esclusività e senza alcun pregiudizio, Alex invece indaga su di lei e sul suo passato e considera anche le cose non dette delle bugie. E' una spirale dalla quale entrano ed escono: si attraggono e respingono in continuazione, non c'è soluzione.
La possessività maschile alla quale il pur acculturato e cerebrale Alex è soggetto ha dell'irrazionale. La donna allegra e piena di vita affascina, ammalia, esserne ricambiati è appagante, poi però se ne ha paura, la si vuole solo per sé, non si riesce a dargli fiducia, da qui l'incoerenza: se ingabbiata non potrebbe essere più la stessa.
Molto belle le musiche di grandi autori. Cito solo Koln Concert di Keith Jarrett, che accompagna due dei momenti più struggenti.
A mio parere è un film imperdibile! Mi ha colpito molto.
mi hai convinto, lo vedrò. :)
RispondiEliminati piacerà :)
RispondiEliminame lo segno, di roeg ho visto a venezia un dicembre rosso shocking e mi è piaciuto molto, questo è già messo in lista poi lo recensisco nel mio blog ^^
RispondiEliminaecco arwen, a me invece manca "a venezia..." e da un po' anche che devo vederlo ma... grazie che me lo hai ricordato.
RispondiEliminaverrò sicuramente a leggere, è un po' che manco da te, scusami, sono solo "ciapato..." ;-)
anche io sono mancata causa una reunion con uno dei miei idoli musicali, che ha un po' rivoluzionato la mia vita, e ho avuto cambiamenti epocali, si guardatelo "a venezia..." è molto molto bello :)
RispondiEliminaroby se vuoi dare un occhiata l'ho recensito anche io ^^
RispondiEliminahttp://lafabricadeisogni.blogspot.com/2011/10/bad-timing-il-lenzuolo-viola.html