1981, Franco Piavoli.
Soggetto: la natura e la vita contadina in Val Bruna, in varie stagioni e momenti della giornata. Musica: i suoni della flora e della fauna, umana compresa, così come sono, ad eccezione di un pezzo finale bellissimo che purtroppo non è indicato nei titoli di coda.
Senza alcun effetto post-produzione, con una cura maniacale nel montaggio di immagini e suoni raccolti, sicuramente, con pazienza e cura monastica, si ammirano ad ampio spettro e più spesso con raffigurazioni di micro-dettagli delle immagini meravigliose.
Cinema puro, come già dissi: una esposizione di quadri in movimento, non tagliato da finzione, si rischia overdose se si ama il genere.
Primo lungometraggio di Piavoli, un'immersione bucolica che assurge a perfezione. Affinità con altri registi: mi viene in mente inevitabilmente Olmi. Con scrittori? Piavoli, a sensazione ma ne sono certo, ama Cassola e Buzzati, tra gli altri.
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