martedì 3 novembre 2009

Badlands - La rabbia giovane

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Kit fa il netturbino o qualsiasi lavoro capiti, meglio all'aperto, si veste come un cow-boy, è palesemente un fan di James Dean e lo scimmiotta. S'invaghisce d'una quindicenne, Holly, che vive sola col padre, molto severo. Non ci sono i presupposti per una relazione facile,
anche se è molto rispettoso della ragazza. Prova a parlare col padre ma viene cacciato. La ragazza lo ama, è il suo primo amore. Basta allora, non è tollerabile una simile ingerenza sul suo-loro sogno di felicità, va a casa di lei, senza foga né nervosismo, le fa la valigia, il padre si oppone:
lo ammazza, due colpi di pistola, così, tanto per?, no, tanto quanto basta, non è una cosa grave, era inevitabile.
Kit inizia così il suo sogno di libertà, Holly il suo sogno di non sa cosa ma sceglie di seguire Kit.

Non c'è mai un senso di colpa opprimente, nemmeno c'è una ricerca della violenza come sensazione di potere. Tutti i morti che lasceranno sul loro cammino, spiegherà Kit ad Holly, sono ineluttabili e tutto avviene con un aplomb che sorprende. La luce è sempre accesa sull'innocenza infantile di entrambi: un coretto di voci bianche può essere adeguato ad accompagnare una fuga dopo un omicidio; la voce fuori campo di Holly rende plausibile ogni folle gesto del suo compagno. E' accesa in particolare sull'innocenza dell'adulto mancato Kit, che ha coscienza che quel suo (non più loro) sogno di rifarsi una vita in Canada non è realistico, ma persegue costantemente una vita libera se pur ormai inevitabilmente breve, ed un finale col cappello il testa, uno sguardo ammiccante da valutare nello specchietto dell'auto ed il miglior complimento che un uomo possa ricevere da un altro: sai? sembri proprio James Dean.

Terrence Malick l'ha scritto, prodotto e diretto. Non pochi ruoli in un'opera prima e tutti in odore d'encomio solenne. Spettacolare anche la fotografia, mai tediosa, non si lascia tentare dagli infiniti orizzonti dei paesaggi ed il regista mantiene sempre il focus sui due dolcissimi ed inquietanti protagonisti. Scadere sull'on-the-road sarebbe stato un peccato, quì è la gioventù annoiata, isolata da un mondo adulto impenetrabile se non con un'azione di petto devastante, ad essere in discussione.
Interpretazione di Martin Sheen memorabile.

Questo film, secondo me, è un piccolo capolavoro.

2 commenti:

  1. E' un film che anche noi abbiamo recensito, se ti interessa il cinema passa a trovarci su http://controreazioni.wordpress.com/
    Gregorio

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  2. Bellissimo sito Gregorio, grazie. Recensioni ricchissime.
    Già messo nei miei Feed preferiti ;-)

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