Siamo a metà '800 circa. Garance è una donna bellissima e fatale, la vita le ha regalato un sorriso che raramente abbandona il suo viso. Fidanzata con Lacenair, bandito "galantuomo", s'innamorerà, corrisposta, di Baptiste, fenomenale attore mimo.
Questo infinito amore, a lungo platonico, sarà un pensiero costante, un tormento, che pervaderà interamente la vita dei 2 dolcissimi protagonisti...
Per una volta ho preferito il titolo originale, troppo bello e romantico proprio come questo capolavoro.
Ho scoperto, purtroppo, d'aver visto la versione ridotta, dallo stesso regista, per l'edizione italiana, ma rimane un film straordinario, vetta del romanticismo. Bisogna aver letto Hugo ed anche altri romanzi francesi, ma soprattutto il grande Hugo, per capire la grande ispirazione che ha pervaso Carné. Le scene del carnevale, la festa popolare, attori e saltimbanchi... subito la mente m'è volata a Notre Dame. I dialoghi pacati in ogni circostanza, l'attenzione alla forma, all'eleganza, mai una banalità.
L'amore incredibile, commovente e struggente tra Garance e Baptiste, richiede cuore ed animo aperto per essere apprezzato. Non gettate la visione di questo film in una giornata vitalmente acida ed astiosa, che a tutti può capitare. Una giornata serena, fatta di rapporti cordiali, buon cibo e buon vino in serata, è il momento adatto a godersi questa poesia.
Stupefacente la qualità complessiva anche delle riprese. Consideriamo il fatto che questo film, uscito a guerra appena terminata, è stato girato a partire dal 1943, quindi a guerra in corso.
Credo che artisti come Carné non possano proprio essere fermati da nulla e da nessuno.
Iniziare l'anno con questo film è stata un'ottima idea.
lo sto mettendo in lista :)
RispondiEliminaquesto è uno dei capolavori universalmente riconosciuti, prima o poi tocca :)
RispondiEliminaovviamente, che dio benedica i blogs, sono una fonte inesauribile di conoscenza, ma anche che dio benedica un piccolo fedele amico che ci fa trovare tutto quello che vogliamo vedere XD
RispondiEliminaio al mulo dedicherei una statua bronzea, figurati, mentre cavalca la siae, ahahah! un equestre inverso
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