Tutta opera di Bresson, tranne il romanzo omonimo del 1936 da cui è tratto, di Georges Bernanos.
E' la storia scritta di proprio pugno da un giovane prete assegnato ad una piccola parrocchia, in un paese che lo accoglie non proprio bene, poco credente, quasi ostile alla fede si direbbe. Non si ama dio per vari motivi: o perché la miseria te ne fa dubitare dell'esistenza o perché, anche nella ricchezza, le sofferenze che ogni vita porta con sé te lo fanno odiare.
Il prete non piace per gli stessi motivi per cui piace. E' un uomo semplice, puro e sincero. La sincerità è il suo più grande "difetto". Nessuno può restargli indifferente, non per sguardi magnetici o comportamenti prevaricanti, ma per una umiltà innata sorretta però da un amore assoluto per il prossimo che lo porta a parlare ed a comportarsi sempre con umanità senza la minima ipocrisia.
Egli stesso è portatore dei dubbi che vorrebbe risolvere nei suoi parrocchiani.
"Cosa importa? Tutto è grazia" dirà, quando risolverà.
E' una storia meravigliosa. Un viaggio interiore senza schermi che appassiona e dà grandi riflessioni. Un film da vedere molte volte, come fece Truffaut che lo vide decine di volte e lo volle vedere ancora fin negli ultimi istanti della sua vita. Comincio a capire il perché.
Questo film è un CAPOLAVORO IMMENSO.
La pietas è un tema caro a Bresson. Tutto il film ruota intorno all'amore divino ed è come leggere una preghiera che viene dal cuore, vera.
Io sono ateo ed agnostico ma questo non m'impedisce di apprezzare il valore della preghiera, del messaggio che essa può contenere. Ce n'è una che nonostante tutto amo da sempre, il Padre Nostro, la sola ed unica preghiera recitata pubblicamente da Gesù, che si può leggere al termine del Sermone della Montagna, unica e vera dottrina non inventata da uomini a lui postumi.
Il Padre Nostro è una preghiera fortissima, potente, responsabilizzante, non invoca divinità esterne ma la forza interna che deve anelare all'esempio dato da dio col suo figlio sceso in terra. Un esempio di responsabilità delle proprie azioni, di sacrificio di sé stessi per il bene comune, amore per il prossimo. La liberazione dal male avviene dai proprio comportamenti.
Io lo interpreto, il Padre Nostro, così, da molti anni, ogni tanto non lo recito ma lo leggo a memoria e mi piace farlo. Non so cosa dice la dottrina cattolica o di altri cristianesimi a riguardo, non posso riportarne.
Se avrete la pazienza e la fortuna di vedere questo film, durante l'intensissimo dialogo tra il prete e la contessa, una scena che andrebbe imparata a memoria, potrete ammirare la più bella spiegazione concreta del Padre Nostro senza che la famosa preghiera venga nemmeno citata.
Buona visione.
Ti ho scoperto per caso navigando in rete in cerca di altre "voci" Roberto non credo che tu sia parente del grande Peppino Rotunno o si? E comunque questa sera mi sono fatto un' immenso viaggio dentro le tue recensioni , da vanesio e narcisista sono andato a vedere se per caso c'era qualche film dove interpretavo un qualche ruolo, ho trovato invece alcuni registi con cui ho lavorato, Montaldo, Mingozzi, Brusati, ma ce ne saranno altri se guardo bene, ma...ma non vedo Federico il Grande, tu sai a chi mi riferisco, è una scelta voluta la tua, oppure sono io cieco e non l'ho trovato? Mi pare che nell'Olimpo ci possa stare anche lui oppure ai tuoi occhi non può starci? Altra cosa inerente al tema, questo film di Bresson io non l'ho visto e da anni desidero vedere ( ho letto il romanzo) , mi puoi dire dove è reperibile? Su ebay o esiste qualche "folle generoso benefattore" che può fare una copia dvd per i più bisognosi, il sottoscritto in questo caso, cristianamente parlando? Grazie e COMPLIMENTI per questo blog e per la tua stramaledettamente grande cultura e capacità di raccontare e in-cantare. Bruno
RispondiEliminaho dovuto fare qualche ricerca, ma sei Bruno Zanin giusto? Il Titta di Amarcord? sono onoratissimo della tua visita e dei complimenti, grazie di cuore. hai scelto poi uno dei film che amo di più in assoluto per palesarti.
RispondiEliminaricambierò con piacere in 2 modi se ti fa piacere: anzitutto recensendo film dove sei presente e ce n'è parecchi che mi interessano, per puro caso ancora non recensiti qua; poi con una piccola dritta, ecco il link che t'interessa: http://www.ibs.it/dvd-film/robert-bresson/diario-di-un-curato/8013147482235_.html
Federico Fellini... non sei cieco. è la mia "bestia nera", nel senso che da sempre mi sento inadeguato a parlarne. se hai girato il blog avrai notato che è anche la storia della mia crescita amatoriale nel descrivere i film. sto ancora imparando, non lo dico per inutili modestie, è la verità. agli inizi affrontai Truffaut, che mi ha "iniziato" al Cinema e per contro non ho onorato ogni suo film come meriterebbe.
Fellini arriverà, sarà una prova di maturità e mi farò aiutare dal bravissimo Napoleone che collabora a questo blog, persona preparatissima.
intanto un grande CIAO e spero di leggerti ancora. appena ci sarà uno dei tuoi film farò in modo d'informarti.
p.s.: no, effettivamente non sono parente di Giuseppe Rotunno, ma mi vanto ugualmente di portare il cognome. uno dei grandi del nostro cinema, l'ho omaggiato più volte, l'ultima qua: http://robydickfilms.blogspot.com/2011/12/all-that-jazz-lo-spettacolo-continua.html
Si son proprio io me, gentile Roberto, e -lasciando perdere convenevoli e complimenti- ti dirò una cosa che magari ti farà sorridere e riflettere ( grazie per la dritta cmq, di come reperire Il diario di un curato di campagna...) non faccio più l'attore da una vita, anzi faccio il contrario di quanto farebbe un attore o personaggio pubblico che ama lodi e riconoscimenti, vivo una vita del tutto anonima e schiva, arrivo a volte, non sempre- e dipende dal contesto, persone, situazione, ect - a dire di essere semplicemente un omonimo di me stesso, proprio per il "peso" che mi porto addosso come stigma (e maledizione anche) nell' impersonare, rappresentare, agli occhi di chi ama, segue un certo cinema, un’ icona del cinema mondiale,solo per aver partecipato come attore co-protagonista a un film di Federico Fellini, in uno dei più noti e ammirati forse.Ad altri la cosa non frega una mazza va pur detto!!!
RispondiEliminaSono al momento in Sicilia, la sto girando a piedi con tanto di zaino in spalla, lavoro dove capita e dove trovo lavoro e ospitalità come socio del wwoof,(non sai cos'è??)ciò mi permette di incontrare gente un po' fuori dalla norma e di svernare in luoghi ameni, in mezzo alla natura, in questo esatto momento sono ai piedi dell’Etna, in un casale circondato da un mare di olivi e vigne in una zona piuttosto isolata punteggiata da palmenti e ovili diroccati... casale di una ex ballerina, partita per il Brasile e rimango qui un paio di settimane ancora a badare alla sua azienda finchè non torna, poi riprenderò la camminata...l’altra sera ero a cena da una coppia di stranieri che qui vicino hanno una tenuta dove producono vino doc. Il discorso dopo aver vagato su argomenti vari, seri e meno seri, è finito sul tema attuale della crisi e del calo dei consumi e dunque delle vendite-loro vendono il vino che producono anche se “sono miliardari” e sono venuto a sapere che c’è un loro collega che qui in un paese vicino produce un vino che costa 50 euro a bottiglia. Quando ho sentito il nome del tale collega produttore, mi si è accesa una lampadina, perchè conosco, ovvero ho conosciuto e per un certo periodo anche frequentato, assiduamente frequentato, anche la sua compagna, uno che si chiama così, attore all’epoca, parlo del 1975. Un suo omonimo? Non sarà lo stesso? Domanda che mi sono posto. E facendo più tardi, tornando dalla cena qui dove sono ospite, una ricerca su google è saltato fuori che sì, è lui, proprio lui. Uno dei link di Luiquida mi portava al tuo blog, Roberto, dove vengono recensisci i soli (credo) due film che fece, sempre con il medesimo regista. Uno dei due film, aggiungo, se uscisse oggi, creerebbe un tal scandalo e tante di quelle polemiche...da interrogazione parlamentare. ( Che poi è in parte uno dei temi del solo libro che ho scritto e pubblicato, parentesi chiusa) http://www.ibs.it/code/9788879373760/zanin-bruno/nessuno-dovra-saperlo.html
E chi mai potrà essere il tale attore ora produttore di vini super costosi cercando il quale sono finito sul tuo blog? Non te lo dico perchè tu volpe saprai o verrai presto a sapere di chi parlo giacché hai indovinato facilmente chi sono io, e poi guarda che coincidenza, finzione e realtà, il tale ex attore, di nobile stirpe,è barone, “espressivo quasi quanto il bollito di apprezzata tradizione cullinaria”, e tale lo descrive il collega tuo collaboratore Belushi, ha sposato nella realtà una persona che nella sua vita “reale” è stata anni 70 paro paro come il personaggio che interpretava l’altra protagonista di uno dei due film in questione, la quale attrice, se come carriera cinematografica è ricordata su wikipedia anche per aver recitato in uno dei film di un regista con il quale pure io ho lavorato, pare che oggi, ex moglie di un altro famoso attore-icona scomparso dal panorama italiano, viva a Roma come una clochard,( dichiarazione del regista per cui ha lavorato, e questa la direbbe lunga su come si finisce una volta sfruttati in quel mondo a volte crudele e assurdo... un caloroso abbraccio, Bruno
grazie Bruno, gentile te a raccontarci queste storie. che invidia per la libertà di cui godi! io conduco una vita molto più "normale", però mi dà il tempo almeno di vedere molti film, di questo non posso lamentarmi.
RispondiEliminaL'immoralità di Pirri è un film oggi impossibile anche solo pensarlo! Su questo non ci sono dubbi, come anche "La orca" di Eriprando Visconti, cose che solo quegli anni han permesso.
ma pensa, Andrea Franchetti, ho dovuto indagare ancora, ma mi hai dato tali indizi... più complesso capire l'attrice di cui parli, perché se di te c'è una bella pagina wiki - lo sapevi? sei proprio famoso! - su Franchetti non c'è nulla. dovrebbe essere Marcella Michelangeli, la terrorista di "Italia ultimo atto".
il tuo libro non è disponibile su IBS, lo cercherò altrove e lo leggerò volentieri. dovresti scriverne anche uno sul cinema però!
quando torni al Nord - io sono a Milano - e se ti va fatti sentire che ci abbracciamo di persona, ok?