Corto del 1928, durata 13'. Intensa ed espressionista rappresentazione muta dell'omonimo racconto di Edgar Allan Poe, per la cui trama vi rimando a Wiki.
Nonostante la durata è un'opera importante al punto da essere annoverata tra le opere più interessanti della cinematografia americana da preservare, a cura del National Film Registry.
Ho visto l'edizione della collana/festival Rimusicazioni, un dvd con disponibili ben 8 diverse interpretazioni musicali, diverse anche per genere. Alla fine, dopo averle saggiate tutte, mi sono goduto in particolare la rockeristica colonna sonora dei Supershock, musiche composte, suonate e cantate da Paolo Cipriano e Valentina Mitola.
Il modo in cui la visione del film cambia al cambiare della musica non è nemmeno descrivibile e con i Supershock ho trovato che le immagini, con quegli interni tagliati sempre in obliquo, le prospettive distorte, le visioni che ottenute con effetti pur semplici sono estremamente efficaci, diventavano estremamente moderne.
E' stata una visione molto interessante.
Un grosso ringraziamento all'amico Andreas Perugini di Bolzano, attivissimo coordinatore del Cineforum di Bolzano e grande appassionato e competente di Cinema, il quale mi sta procurando una selezione di questi dvd.
In effetti questo amico ti procura delle vere chicche. Vedere lo stesso film con differenti colonne sonore, poi, dev'essere un'esperienza interessantissima e fonte di mille riflessioni su quale percezione influenza più l'altra, su cosa prevale tra uditivo e visivo (chi dice che una certa scena è memorabile proprio per merito della musica, chi invece dice che s'è affannato a cercare il disco per poi rimanere deluso, perché l'ascolto senza "quelle" immagini non gli diceva nulla...), anche se nel caso di lungometraggi, fosse anche possibile cambiare colonne sonore, ci sarebbe da perderci giorni e da diventare matti... Dimenticavo un applauso al vecchio Edgar Allan per una delle storie più geniali di sempre!
RispondiEliminammmm...con la musica dei supershock potrei trovare la forza di guardarlo
RispondiEliminanell estate 2008 ad un festival alla reggia di venaria TO(in una cappella)ho assistito (trascinato) a golem (credo)chitarra acustic lui, basso lei ,un batterista e uno schermo su cui scorrono immagini e scritture , hanno anche musicato ,con stile nosferatu
molto dark maliconcini...surreali ,quasi lisergici..spt lei
@Zio: ho sempre in mente Mulholland Drive. a parte il Tema, il resto senza il film è inascoltabile. spero Andreas venga a commentare personalmente, ma penso proprio abbiano rimusicato anche interi lungometraggi.
RispondiElimina@Paul: hai assistito live alla stessa operazione fatta su questo film effettivamente.
se il progetto vi interessa sul sito www.suonidelsilenzio.com potete trovare altri materiali.
RispondiEliminaAndreas Perugini
@ZIO SCRIBA: hai proprio colto la filosofia di base dell'operazione.
RispondiEliminaRoby, che intendi dire su Mulholland Drive? Secondo me "il resto" è inscindibile dal film, è un tutt'uno...Lynch stesso si occupa meticolosamente del sottofondo sonoro nei suoi film...
RispondiEliminaComunque, a parte il tema, sono ascoltabilissime sia la canzone anni 50 del provino sia quella cantata dalla donna che poi sviene nel club del silencio ..no?
diciamo la stessa cosa. io dico "senza il film..." tu dici "è inscindibile dal film". mi riferisco appunto alle musiche di sottofondo, non al Tema, alla canzone, ecc... .
RispondiEliminala canzone nel teatro è la famosissima "Llorando" di Rebekah del Rio che partecipa personalmente al film. ;-)
n.b.: parliamo di un film per me leggendario: http://robydickfilms.blogspot.com/2006/04/mulholland-drive.html
Mulholland Drive è forse il mio film preferito in assoluto, roby!!!!!!!
RispondiEliminavado a leggermi la tua recensione...sì lo so di Rebekah Del Rio
p.s c'è anche Badalamenti nel film :D