La recensione introduttiva di questa serie la trovate QUI.
Dalla Sardegna, analfabeta, figlio di un socialista perseguitato dai potenti locali, sbarca scalzo a Civitavecchia stupito che la gente che ci viveva fosse come lui, solo che avevano tutti le scarpe. Corso per diventare finanziere e ci riesce. L'antifascismo ed atti eroici che gli valgono la medaglia d'onore che rifiuta perché lui combatteva convinto che l'ideale anarchico avrebbe trionfato. La delusione. Commercialista in Piemonte, persino la ricchezza giocando in Borsa a Milano, in giro per il mondo a spenderla tutta, in vecchiaia modesto economicamente ma felice.
Un ritratto dell'anarchia come ideologia pura ed essenziale, d'uguaglianza di diritti e doveri delle persone, che stupisce.
In un momento che la sola parola Ideologia pare bandita dal vocabolario comune, fa molto bene sentire questo racconto.
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