La storia di un criminale nazista tra i massimi responsabili del genocidio, rifugiatosi in america in incognito e furbescamente stanato da un detective che si occupa proprio di casi come il suo.
In bianco e molto nero un thriller dove Welles interpreta un ruolo torvo e malignamente intelligente che gli è molto congeniale. Non ancora il regista sconvolgente che è in fase di formazione, la "dipanatura" avviene in modo classico, ma alcune scene (i ragazzi allievi che corrono nel bosco proprio mentre il professore commette un omicidio) hanno espedienti che creano una grande forza emotiva.
Diabolico il finale.
Come molti film di Welles, è stato deturpato dai tagli prima di uscire già in terra patria, e probabile ci siam persi qualcosa. S'aggiunga il solito, nauseante, doppiaggio "aulico" all'italiana di quei tempi.
Tema coraggioso, va anche detto, ancora estremamente caldo.
Bel film, merita la visione.
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