Il film racconta la semplice storia di una ragazza di colore che alla morte della madre adottiva e rimasta quindi orfana di entrambi i genitori adottivi, decide istintivamente di ricercare la madre naturale. Le nuove leggi adottate nel regno unito glie lo permettevano, e la giovane giunge in breve ad individuare la madre.
Ma chi era la madre e che famiglia aveva? La prima sorpresa è che lei è bianca e la cosa rallenta solo un po' il reciproco riconoscimento. Però i documenti parlano chiaro e la memoria alla madre torna presto...
Ci saranno una serie di piccoli avvenimenti che non vi cito testuali, non voglio rovinarvi la visione. La vita della madre non ha avuto solo lei come fatto "atipico": è stata una vita costellata dal dolore.
Quello che pian piano viene a delinearsi è che tutti i vari personaggi della vicenda hanno i loro dolori, più o meno grandi, e che, chissà perché, proprio con reiterati "segreti e bugie" che più di tanto non possono essere mantenuti, ognuno cerca di occultare e così facendo, in realtà, continua ad alimentare la sofferenza stessa, a generare malumori che scadono persino nell'odio.
Il film è ambientato a Londra, per certi aspetti sembra un film di Altman sugli americani, ma poteva essere un film di Pietro Germi ambientato in Italia... è una specie di regola mondiale quella di vergognarsi per le proprie sofferenze, alimentando insani sensi di colpa e timorandosi dell'opinione altrui.
FILM BELLISSIMO, COMMOVENTE E MOLTO ISTRUTTIVO !
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