L'occhio, o meglio gli occhi, di Mau. Una giovane donna, ormai adulta, cieca da quando aveva 2 anni, ritrova la vista grazie ad un trapianto di cornee riuscito. C'è tutto un mondo da scoprire ed apprendere, non solo nelle forme tattili quanto in quelle visive, a cui dare un nome. Bisogna imparare a leggere, scrivere.
Mau però, insieme alla realtà ordinaria, comincia a vederne anche una meno convenzionale, presto scoprirà che vedrà le persone morte, in particolare quelle decedute in modo violento, con sofferenza. Lo psichiatra che la segue e che le si è affezionato comincerà a crederle, capirà che non si tratta di semplici stramberie. La sola cosa che si può indagare è la provenienza di quelle cornee...
L'indagine porterà Mau e lo psichiatra sulle tracce della donatrice che, scopriranno, possedeva poteri inconsueti...
Pur con qualche rallentamento (film dal ritmo nemmeno paragonabile all'adrenalico Bangkok Dangerous) i fratelli Pang imbastiscono una storia molto strutturata e complessa, al solito con trovate filmiche di grandissimo effetto. Dal momento in cui Mau comprende la natura delle sue visioni, fino al finale (fantastico!) è un crescendo di pulsione ed ansia. Niente sangue e niente violenza stavolta, solo tensione, notevole.
Bravissimi i Pang. Film travolgente emotivamente, ispirato loro da un fatto di cronaca, che ha avuto numerosi sequel e remake non a caso.
Da non perdere.
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