lunedì 11 gennaio 2010

Welcome to the Dollhouse - Fuga dalla scuola media

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Dawn è il ritratto della bruttina complessata, non gli manca uno solo dei connotati fisici e psichici del ruolo. Bruttina, a scuola la chiamano rospo, la evitano a mangiare, la maltrattano in ogni modo. In casa non va meglio, la madre ha occhi e sentimenti solo per la graziosa ma bastardissima sorellina più piccola, per il padre è come se non esistesse. Ovviamente s'innamora del ragazzo più ambito dalle ragazzine che, pur trattandola inizialmente con cortesia, non se la caga minimamente, ecc... ecc... non mancano ingiustizie subite a scuola.
La povera e dolce Dawn, tollerante ed intelligente, che si rifà con patetiche quanto inefficaci piccole vendette sulla massa enorme di suoi aguzzini, praticamente la totalità delle persone comprese nelle sue relazioni sociali, è sempre in bilico tra un "rimango in questa città e scuola di schifo" oppure "me ne vado e mando tutto affancuore". Ha qualche amico, ma...

Tragicamente divertente, non saprei come altrimenti definire questo originalissimo film. Assolutamente da vedere!

E sparata la sentenza, vorrei dire 2 parole per sottolineare un aspetto colto da Solondz con lucida intelligenza.
I "brutti" raramente sono solidali fra di loro. E' vero.
Chi si sente tale cerca continuamente di essere accettato nel club dei "belli" o "normali" e la comunanza coi pari di condizione è conferma della loro condizione, li ghettizza ulteriormente e riduce in modo irreparabile le possibilità d'ingresso nel club.

Ripeto: ottimo film.
Molto più significativo il titolo originale di quello italiano.

2 commenti: