venerdì 15 gennaio 2010

Distant Voices, Still Lives - Voci lontane... sempre presenti

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Due episodi, entrambi che ritraggono a flashback una comunissima famiglia di Liverpool in momenti diversi.

Distant Voices: al capezzale ed al funerale poi del padre, figli e moglie ripercorrono la vita dai primi anni di matrimonio. Operaio, violentissimo e dispotico in casa, con tutti, avrà un tardivo pentimento, inutile e patetico.

Still Lives: il fuoco sul battesimo del primo nipotino della famiglia, allegria ma ancora rimpianti, mariti e moglie dei figli, i loro rapporti.

E' un ritratto dolce ed amaro dell'Inghilterra popolare a cavallo di anni duri, da poco prima della seconda guerra a un po' dopo la stessa. Poetico ma anche severo, è uno splendido film di "denuncia", perché non si dimentichino certe situazioni molto più diffuse di quanto si possa pensare...

Bellissime e stemperanti le tante canzoni, vera base della memoria della gente. E', quello del cantare insieme in allegria, un'abitudine che c'era anche in Italia, non solo nei campi delle mondine ma anche nelle osterie, locali, bastava un nulla dopo qualche bicchiere e si partiva. Ora s'è un po' persa...
Tra le interpretazioni, particolare elogio a Pete Postlethwaite. La figura del padre, infelice e violento, è stata quella che più m'è piaciuta.

Da vedere.

2 commenti:

  1. terence davies. tra le recensioni a caso ho notato questo film che avevo dimenticato e che mi era piaciuto molto. visto al cinema quando uscì in italia nel 1989 da vedere anche trilogy
    grazie per aver suscitato ricordi sepolti eustaki

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  2. prego, e grazie per la segnalazione. effettivamente avevo dimenticato questo regista dopo la visione, devo provvedere ;-)

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