Pulito e asciutto, girato in un quartiere degradato di Belgrado fatto di cemento e dominato da 2 bande di racket che se lo dividono muro per muro taglieggiando ogni attività. Anica, compagna di Milutin boss di una delle bande, decide che vuole chiudere con quella vita sempre uguale, derubando la cassaforte del boss per andare in Russia. Un piano banale, tutto troppo facile, un fidato del boss lo scopre e da sempre è innamorato di lei...
Un percorso tra le figure della Belgrado post-bellica che non ha rinnovato alcuna speranza di vita. La madre del ragazzo, i tenutari dei chioschi, negozi, attività. Soprattutto la figlia del boss, appassionata di arance sempre in bilico sul parapetto del tetto.
Amore, tanto amore che si desidera dare e avere e non si riesce, sempre cantato da... Bésame, bésame mucho / como si fuera esta noche la última vez / Bésame, bésame mucho / que tengo miedo a perderte / perderte después. Che bella canzone d'amore, struggente, quante volte si sente e mai a sproposito, ancora sul finale, anticipato da quel bacio lungamente atteso.
Bel film, da cinefili, per amanti del genere dry senza soda.
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