Due ragazze amiche, in un convitto studentesco, una è incinta e deve abortire. Ha atteso troppo e la cosa, comunque illegale nella Bucarest piena di cani randagi del 1987, diventa ancora più complicata. Superati i 4 mesi, da aborto illegale il reato diventa omicidio, e trovare qualcuno disposto a farlo non è semplice e costa molto caro, carissimo.
Il prezzo più grande lo pagheranno nell'animo. Quanto succede ad entrambe emotivamente dopo l'espulsione del feto (che visione!) è terribile e parole quasi non se ne sentiranno, ché le protagoniste non ne vogliono più parlare.
Sulla trama c'è ben poco da dire, ha ritratto una situazione comunissima, a Bucarest come in tutti i luoghi dove l'aborto clandestino era ed è praticato. Ma che duro realismo! Che eccezionale riproduzione degli eventi! Ogni più piccolo momento della piccola odissea è illustrato com'è, e basta.
La tecnica del Cinema al servizio della narrazione senza alcun autocompiacimento. E' una storia talmente pregna, si passi il sillogismo cinico, che non mi viene di usare parole come Capolavoro o simili. Però trattasi di film di qualità eccelsa sotto ogni aspetto.
Gli Interni sono statici di ripresa, piano sequenza "alla Mungiu" con leggeri movimenti di telecamera sincroni a quelli degli attori, ampi in grandangolo, nella maggior parte dei casi le 2 bravissime attrici protagoniste che meritano menzione, Anamaria Marinca e Laura Vasiliu. Particolarissimi.
Gli Esterni ansiotici, dinamici, a spalla, ma curatissimi. Basti la scena sul ponte, con l'amica aiutante che corre col feto nella borsa e la camera che rimbalza sui suoi passi e tentenna sul suo equilibrio. Quella parte del film, prima dell'ultimo definitivo finale, dalla raccolta del feto in bagno fino alla sua occultazione la registro come una delle scene più belle che abbia mai visto, in assoluto.
Grandissime emozioni, film davvero superbo, imperdibile.
Segnalo, per chi non lo conoscesse, un altro bellissimo film che 3 anni prima vinse a Venezia il Leone D'Oro e che, casualmente, parla anch'esso di aborti clandestini anche se la vicenda, vera questa volta e legata anche alla cronaca, è completamente diversa: Il segreto di Vera Drake.
Film straordinario, è vero, l'ho visto un paio di anni fa (insieme a "Them", che tratta di ragazzi di strada, non so se lo conosci). Ero stata da poco a Bucarest e dintorni, non proprio per turismo, e mi interessavano quei temi. Recensione perfetta, voto 10 (...). Oltre a "Vera Drake" citerei anche "Un affare di donne" di Chabrol con Isabelle Huppert, un'altra storia verissima su questo argomento, finita molto male (per la cronaca: è stata l'ultima condanna alla ghigliottina in Francia).
RispondiEliminagrazie prof.! :D
RispondiEliminasi scherza... ottime le segnalazioni dei film che non conoscevo.
Mi unisco al suggerimento - che dico.... imposizione! :D - di "Un affare di donne" con una strepitosa Huppert e "Them", che è un ottimo horror: fa 'paura' con fasci di luce nel buio ed elettricità a intermittenza. Soliti passi e insoliti rumori. La sequenza finale, quella a cose fatte, è angosciante. Devo dire che al film, ambientato in Romania, fa anche buon gioco l'aspettativa horror-draculesca dello spettatore. E conviene giocarci. Bello.
RispondiEliminaPs_ "Il segreto di Vera Drake" fu una lama in affondo. :)
Ps_ Ozonterapia: prima di "Sitcom" vediti "Sotto la sabbia". Dai...
cherì! :D
RispondiEliminaok, ozonterapy riprende da sotto la sabbia, solo che "them" non lo trovo. :(
hai suggerimenti per procurarmelo da mandarmi per email?