giovedì 24 dicembre 2009

Respiro

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Che film splendido! Non perdetevelo.
Premio della settimana della critica a Cannes 2002 e acclamato dal pubblico: strameritati!

Grazia è una giovane madre già di 3 figli, moglie di un pescatore, a Lampedusa. Ha un carattere espansivo, gioioso ma i suoi comportamenti nella tradizionalissima isola sono considerati bizzarri e spesso certe sue reazioni a cose che non gradisce hanno impatto collettivo non solo familiare. Il "male oscuro" coi suoi attacchi repentini non l'aiuta a metterla in buona luce. Decideranno di mandarla in analisi a Milano, allora scapperà, si nasconderà grazie all'aiuto del figlio Pasquale, sparirà talmente a lungo che per un banale indizio la crederanno morta...

Lampedusa è mare meraviglioso e discariche, costiere mozzafiato e ruderi dell'abusivismo edilizio. Bande di ragazzi che si fronteggiano, il passeggio serale coi corteggiamenti, la pesca notturna, piccoli sogni dei bambini, il carabiniere del nord che s'innamora della ragazza del sud, vita sociale e di cortile, tanti meravigliosi ma anche inquietanti aspetti della vita dell'Italia che pare fermatasi al primo dopoguerra con la modernità che la lambisce e ogni tanto la incide, ma ha un carapace durissimo questo piccolo mondo.
Grazia è una specie di fata e il film ha aspetti fiabeschi mai retorici né demagogici. Niente bacchetta o alette, nessuna concessione a visioni o sogni. E' terrestre, e marino.

Bravissimo Crialese! In tutto. La Lampedusa che E' emerge, con tutti i suoi contrasti.
Un regista di piedi che non ci lavora con. Tante immagini inquadrano le basi del nostro corpo, in particolare quando rappresentano la difficoltà, l'instabilità, una vita che sdrucciola, arranca. Poetiche, va proprio detto, quelle nel mare che è elemento indispensabile per Grazia. Inquadrature bellissime, e quel finale, una specie di resurrezione dall'elemento da cui la vita cominciò su questa terra e può ricominciare, con quella processione, tutte quelle gambe riprese dal basso. Da ammirare.

Due parole per la splendida Valeria Golino, che apprezzai già tantissimo in La guerra di Mario. Brava e bella, doti che le sono spontanee e riconosciute ovunque nel mondo. E' capace di ogni ruolo e se li sceglie anche con cura, non ne ricordo uno banale, persino in Rain Man fa la sua bella figura (fu la prima volta che la vidi). Cliccate sul fotogramma che ho fissato in immagine per ingrandirlo, che merita.

Merita menzione anche il bravo ragazzino che interpreta Pasquale, Francesco Casisa, una bella faccia da Cinema che rivedremo sicuramente e talento puro.

Dimenticavo la musica! Ho scoperto con questo film un modo elegantissimo di suonare il clarinetto basso insieme a sonorità elettroniche di grande effetto. Brani da questo jazzista, John Surman, che non conoscevo ma rimedierò presto.

Fantastica pagina del Cinema Italiano d'Eccellenza.

1 commento:

  1. FELICE che ti sia piaciuto! Mi ero scordata che si svolgesse a Lampedusa invece che in Sicilia: anche la piccola isola ha il suo significato nella storia. Fossi in te vedrei anche l'ultimo, "nuovomondo".

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